Dopo 12 anni Dead Island 2 è finalmente arrivato! Deep Silver e Dambuster Studios ci portano nella loro infernale HELL-A
Annunciato durante l’E3 del 2014 con uno dei migliori trailer di presentazione mai visto in uno show videoludico e dopo aver attraversato anni burrascosi nello sviluppo, passando da diversi team e rischiando anche la cancellazione più volte, dopo un’attesa durata ben otto anni Dead Island 2 è finalmente arrivato! Da amante sia del primo titolo uscito nel 2011 e del suo spin-off Dead Island Riptide, non potevo ovviamente farmi scappare l’occasione di giocare a questo atteso sequel, che grazie a Plaion ho avuto modo di provare su PlayStation 5. E dopo ore e ore spese a far saltare in aria teste di zombie, ecco la nostra recensione di Dead Island 2.
Iniziando il gioco, troveremo subito una cinematica ambientata in una Los Angeles in preda al panico, per via di esplosioni, zombie che rincorrono le persone e che creano sempre più caos nella città degli angeli. Oltre i vari fuggitivi, il filmato ci presenta anche i sei protagonisti del gioco e come difatto sono riusciti a salire a bordo di un aereo insieme ad altri pochi fortunati, per poi concludere la scena e portarci alla scelta del nostro ammazza-zombie. Tra le possibili opzioni troviamo, Amy, Ryan, Bruno, Jacob, Carla e Dani, ognuno dotato di abilità speciali e statistiche diverse. Una volta effettuata la nostra scelta, inizierà di fatto la nostra avventura.
Senza andare a fare spoiler di trama, il gioco ci porterà nei quartieri più rinomati di Los Angeles, con la città statunitense suddivisa in 10 mappe con ciclo giorno/notte e con più di 70 missioni da affrontare tra principali e secondarie. Durante l’avventura, dove faremo la conoscenza di diversi sopravvissuti, vip, attori famosi di Hollywood e una vecchia cara conoscenza di cui non farò il nome, il nostro ammazza-zombie dovrà trovare una scappatoia dalla famosa metropoli americana, rinominata proprio HELL-A, essendo ormai diventata un vero e proprio inferno pervaso da zombie e cadaveri putrefatti.
Uccidere zombie non è mai stato così divertente!
Parlando del gameplay, il nostro obiettivo principale sarà la sopravvivenza nelle strade losangeline, dove dovremo sfruttare al meglio sia le abilità del nostro ammazza-zombie, sia i molteplici modi che il gioco ci offrirà per difenderci dai nemici grazie alle tantissime armi. Per quanto riguarda le abilità, avendo scelto Dani tra gli ammazza-zombie disponibili, questo personaggio propone tra i suoi attributi migliori, la resistenza e la salute, con due carte Abilità Innate inerenti al recupero veloce della vita e ad un buff riservato ai colpi critici, in grado di innescare un esplosione che va a minare la stabilità degli zombie. Ovviamente le abilità non saranno solo queste, ma proseguendo nel gioco sarà possibile ottenere più di cinquanta carte abilità, da inserire in slot suddivisi in quattro categorie e che andranno a potenziare di molto le skills del nostro eroe.
Per fare un esempio, tra le carte disponibili possiamo trovare quella di generare un urlo fotonico che stordirà gli zombie, quella di rigettare della bile caustica sui nemici, la possibilità di effettuare calci volanti, generare un esplosione quando ci si cura, far tremare il suolo con lo schianto dei pugni sul terreno e molto altro ancora, dandoci modo di costrirci una build in base alle nostre preferenze. Inoltre, uccidendo zombie e portando a termine le varie missioni principali e secondarie del gioco, ci farà ottenere punti xp, valevoli a migliorare il livello generale del nostro personaggio fino ad un massimo di trenta livelli e che di conseguenza aumenterà notevolmente anche gli attributi nelle categorie: vitalità, brutalità e durata.
Ad accompagnare il nostro ammazza-zombie nella sua avventura per le strade di HELL-A, oltre ai nostri pugni e calci troveremo tantissime armi, dai tubi di acciaio ai martelli, katane, spade, mazze, asce, pistole e fucili, tutte modificabili con diversi progetti nei vari banchi di lavoro sparsi nei rifugi. Grazie a più di settanta progetti speciali, saremo in grado di craftare armi potenziate che rilasceranno scosse elettriche, fiamme o bile caustica sui malcapitati zombie, ma anche potenziarne la resistenza ai danni, la precisione e la gittata. In aggiunta al nostro arsenale, troviamo anche shuriken, granate e varie bombe come quelle adesive, a chiodi, chimiche ed elettriche. Insomma, ce n’è per tutti i gusti!
Ovviamente però ogni arma è dotata di una durabilità che si lega di conseguenza anche alla nostra resistenza, dove più caricheremo un colpo, più maggiore sarà il danno causato, ma anche il consumo della nostra resistenza e dell’arma stessa. Questo, equivale al fatto che non si potrà colpire all’infinito, visto che quando la resistenza arriverà al limite, i nostri colpi saranno sia lenti che praticamente nulli. Quindi, il tempismo in questo caso è di vitale importanza per la sopravvivenza, dovendo imparare a dosare bene i giusti colpi e anche alternare le diverse armi in caso di consumo. Per esempio, utilizzando armi da fuoco che non consumeranno la stamina o cercando di utilizzare il sistema di schivata/parata, molto duttile soprattutto se abbinato alla carta che garantisce il parry (che porterà a stunnare gli zombie), la nostra resistenza potrà ricaricarsi, dandoci così il modo di tornare all’attacco con armi contundenti e potenti.
I nemici però non staranno li solo a farsi colpire, infatti sbagliando tempismo ed osando troppo, sarà facile farsi colpire da orde di zombie, che in poco tempo potranno addirittura sopraffarci se colti alla sprovvista vista la loro aggressività. A nostro vantaggio però avremo anche parecchi kit di cura, barrette e bevande energetiche sparse nell’area di gioco, che ricaricheranno la nostra vita e ci permetteranno di tornare all’arrembaggio. Inoltre è anche essenziale imparare sia quale arma utilizzare, sia quale punto debole degli zombie bisognerà andare a colpire. Difatti, i nemici che incontreremo saranno di vario tipo, tutti con diversi punti deboli e con diversi punti di forza. Tra gli zombie troveremo i barcollanti, camminatori, corridori e molti altri, suddivisi anche in più categorie come quelli incendiari, idrici, urlatori, pompieri, poliziotti ecc..
Per darvi una dritta, se vi capiterà di affrontare uno zombie di tipo runner, utilizzare un arma da taglio per fargli saltare via le gambe vi garantirà un vantaggio assicurato, non permettendogli così di sfruttare la loro rapidità per corrervi dietro. Stessa cosa vale per i palestrati che hanno saltato il leg day in palestra e che avranno le caviglie come punto più debole o gli zombie idrici, dove utilizzare armi elettriche gli darà una scossa da friggerli completamente. Infine oltre ad abilità ed armi, il nostro ammazza-zombie sarà anche dotato di una modalità Furia, attivabile grazie ad un icona che riempendosi sarà in grado di mandere in rage il nostro personaggio, permettendoci di attaccare ogni zombie nei paraggi facendoli letteralmente a brandelli con le proprie mani per un breve lasso di tempo.
Una HELL-A più splendente che mai
Parlando del comparto tecnico del gioco, il lavoro svolto da Dambuster Studios è assolutamente da spaccamascella, in tutti i sensi del termine. Difatti ho trovato un lavoro ottimo sia per quanto riguarda la grafica, sia per le animazioni degli zombie e tutto ciò che ne concerne. La Los Angeles infernale riprodotta nel gioco infatti riesce a brillare ed emozionare, grazie ad un’ottima riproduzione di luci, luoghi iconici e atmosfere che garantiscono le vibes dei quartieri più famosi di L.A. come Berverly Hills, Bel-Air, Ocean’s Avenue o Venice Beach per citarne alcuni. Più di tutto però a lasciarmi a bocca aperta è stato il lavoro svolto sugli zombie, riprodotti ottimamente e con animazioni completamente differenti in base all’arma con cui vengono colpiti.
Per gli amanti del genere, vedere mascelle saltare per aria, occhi che schizzano fuori dal cranio, vestiti che si strappano, carni lacerate ed ossa che si rompono in vario modo sarà sicuramente un sogno. A stupirmi ancor di più è stato il modo in cui sono state riprodotte le reazioni corporee degli zombie quando si sciolgono con dell’acido fino a rimanere con poche ossa, con milza, cuore e fegato evaporati o gli arti mozzati con armi da taglio, che se non colpiti appieno, lascieranno la parte del corpo penzolante e attaccata da pochi lembi di pelle in maniera alquanto realistica.
Inoltre in generale, non avendo praticamente mai riscontrato problemi durante la mia fase di gaming su PS5, devo dire che la software house di Nottingham è stata molto brava anche nella pulizia tecnica relativa a bug, glitch e cali di frame-rate, garantendo un’ ottima stabilità al titolo e veramente pochissimi problemi. Stessa cosa anche per il comparto tecnico online, dove giocando diverse missioni in co-op con due o più persone, non ho mai riscontrato problemi notevoli, trovando celermente compagni per l’avventura e una fase di gaming prettamente liscia, grazie ad un frame-rate parecchio stabile anche nei momenti più convulsi del gioco.
Se proprio devo trovare un punto dolente dal lavoro svolto da Dambuster Studios, a mio avviso questa è la trama, che nonostante presenti ottimi npc, carismatici e divertenti, non riesce a dare quel qualcosa in più. La storia presenta anche ottimi colpi di scena e buoni spunti, solo che ho trovato molti di essi poco approfonditi. A farmi storcere di più il naso però è stato soprattutto il fatto che il gioco frena improvvisamente sul più bello, quando magari un paio di missioni in più avrebbero chiuso meglio il cerchio ad ogni evento.
Anche a livello di rigiocabilità il titolo non offre tanto, dove nonostante si possano scegliere sei protagonisti, a cambiare ahimè saranno soltanto alcune linee di dialogo e reazioni ad alcuni eventi, lasciando la trama e le missioni sempre immutate a prescindere da chi useremo. Un peccato, perchè con qualche missione esclusiva in base all’ammazza-zombie scelto, si sarebbe potuta aumentare anche la longevità. A confezionare comunque l’ottimo pacchetto tecnico, troviamo anche un buon comparto sonoro che pur senza mai eccellere fa comunque il suo compito e un ottimo lavoro svolto sia con il doppiaggio inglese dei protagonisti, molto carismatici e tutti azzeccati e sia con i sottotitoli in lingua nostrana. Infine non da meno, va menzionata anche la bellissima Zompedia, un enciclopedia dove è possibile approfondire i vari zombie incontrati nelle strade di Los Angeles e, cosa importantissima, conoscere i loro punti deboli.
Sarà valsa la pena aspettare tutti questi anni?!
Ma quindi ne è valsa la pena aspettare 12 anni per questo nuovo capitolo? La risposta a mio avviso è si, soprattutto se siete amanti dei precedenti capitoli o del genere. Dead Island 2 infatti ripropone una meccanica simile ai suoi precedenti capitoli, rispolverando e tirando a lucido tutto ciò che di buono avevano già fatto i suoi predecessori, ma ne migliora e potenzia tutti gli aspetti tecnici e grafici. Dambuster Studios difatti è riuscita a ricreare un titolo divertente, che per ogni fan del genere sarà come prendere un biglietto per lo Splatter Fest, confezionando un gioco aperto a chiunque voglia svagarsi per diverse ore in un’qualcosa di non troppo impegnativo. Se avete amato i primi giochi, questo fa sicuramente al caso vostro, soprattutto se giocato in co-op con qualche amico, dove risulterà ancora più divertente.
Dal mio punto di vista il titolo di Deep Silver ha pienamente soddisfatto le mie aspettative, donandomi parecchie ore in cui mi sono divertito facendo a fette con la mia katana più di 5.000 zombie e arrivando addirittura a platinarlo. Dopo tanti anni e una strada alquanto tortuosa, Dead Island 2 è riuscito a riemergere dalle tenebre, ed ora che la serie è finalmente tornata, mi auguro che il futuro del franchise sia alquanto radiosa, a partire dai contenuti post-lancio già annunciati dalla software house e soprattutto con la speranza che non ci vogliano altri 12 anni per vedere un terzo capitolo.
Vi ricordiamo che Dead Island 2 è disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC.