Legge sulla lettura: cosa prevede la nuova normativa che riduce lo sconto al 5% sulla vendita dei libri?

Carta della cultura: 100 euro per i meno abbienti

Nuova legge, nuova carta, quella della Cultura, lo strumento che aiuterà nella lotta contro la povertà educativa e culturale. Visti i dati recenti in merito all’utilizzo della carta dello studente e 18app solo per alcuni eletti, per promuovere la diffusione della lettura, è stata accettata questa nuova carta elettronica, di importo nominale pari a 100 euro, utilizzabile dal titolare entro un anno dal suo rilascio per l’acquisto di libri, anche digitali, muniti di codice ISBN.

Ci sembra un’ottima iniziativa!

Incentivi fiscali per le librerie

Altra riforma importante della Legge sulle letture, riguarda il sostegno alle librerie tramite incentivi fiscali. Come si può leggere dal testo infatti, il credito di imposta viene alzato ad una soglia decisamente più alta:

Al fine di potenziare le attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri, l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 319, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, è incrementata di 3.250.000 euro annui a decorrere dall’anno 2020.

La lettura a livello locale e nelle scuole

L’articolo 3 è dedicato ai cosiddetti “Patti locali per la lettura”, intesi:

“a coinvolgere le biblioteche e altri soggetti pubblici, in particolare le scuole, nonché soggetti privati operanti sul territorio interessati alla promozione della lettura.”

Nella legge si parla anche di promozione della lettura nelle scuole, stanziando una spesa di 1 milione di euro sia per il 2020 sia per il 2021.

Istituito il fondo nazionale per la lettura

Altra postilla importante della nuova legge è il Fondo per l’attuazione del Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, istituito con una dotazione di 4.350.000 euro annui a decorrere dall’anno 2020. Ora si tratta di capire in che modo queste risorse saranno utilizzate e se saranno sufficienti.

Le capitali italiane del libro

L’articolo 4 della Legge sulla lettura è dedicato alla nomina, di anno in anno, della Capitale italiana del libro: la selezione avviene sulla base dei progetti presentati dalle città che si candidano al titolo, i quali, per la città assegnataria, sono finanziati entro il limite di spesa di 500.000 euro annui a decorrere dal 2020.

Albo delle librerie di qualità

Nell’articolo 9 viene istituito l’Albo delle librerie di qualità, riservato a quelle librerie:

che esercitano in modo prevalente l’attività di vendita al dettaglio di libri in locali accessibili al pubblico e che assicurano un servizio innovativo e caratterizzato da continuità, diversificazione dell’offerta libraria e realizzazione di iniziative di promozione culturale nel territorio. Nella definizione dei requisiti, si tiene conto dell’assortimento diversificato di titoli offerti in vendita, della qualità del servizio, delle attività di proposta di eventi culturali, dell’adesione ai patti locali per la lettura.

Come abbiamo scritto precedentemente non tutti sono soddisfatti della nuova legge, ma a dar manforte positivo sono anche in tanti, tra tutti anche le dichiarazioni in politica. Francesco Verducci, senatore del PD, vicepresidente della commissione cultura del Senato e relatore del disegno di legge per la promozione e il sostegno alla lettura parla di:

“un provvedimento molto atteso, in particolare dalle librerie indipendenti che sono quelle che più stanno pagando la crisi di questi anni. E’ un provvedimento che rimette il tema della promozione della lettura al centro delle politiche nazionali e territoriali. E quindi dal forte impatto sociale e culturale oltre che economico per tutta la filiera del libro.”

Intervenuto in Senato, Dario Franceschini, ministro dei Beni e le Attività Culturali, ha spiegato:

“Le piccole librerie tengono vive e animate zone della città o di paesi che trovano lì un punto di riferimento. Questo è un passo importante, ora serve una legge per tutta la filiera del libro.”