Like a Dragon: Ishin! – La Recensione

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Si parte per il Giappone feudale con Like a Dragon: Ishin!

La serie di Like a Dragon, che abbiamo imparato ad amarla con il nome di Yakuza in occidente, sta vivendo forse il suo massimo splendore.

Non solo l’annuncio del prossimo capitolo principale, che vede il ritorno sulle scene del suo storico protagonista, Kazuma Kiryu, ma anche un episodio speciale a lui dedicato che ne racconta le vicende dopo le avventure di Yakuza 6 e la sua fugace apparizione in Yakuza: Like a Dragon, e che dovrebbe accompagnarci durante la fine dell’anno.

Data di uscita
21 Febbraio 2023
Genere
Action Adventure, RPG
Sviluppato da
Ryu Ga Gotoku Studio
Distribuito da
SEGA
Piattaforme
PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, PC
Il nostro Punteggio
8.5
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Dato il successo della serie, e una propensione al pubblico sempre maggiore ai titoli orientali (merito anche della risonanza mediatica di Ghost of Tsushima), quale occasione migliore di ingannare l’attesa con il remake di uno dei capitoli mai arrivati da noi ma tanto desiderati dai fan di Yakuza?

Ryu Ga Gotoku Studio e SEGA decidono quindi di portare, 9 anni dopo, in versione completamente restaurata e rinnovata Ryu Ga Gotoku Ishin!, uno spin-off della serie Yakuza ambientato durante la fine del periodo Edo, una fase molto importante della storia del Giappone segnata da importanti cambiamenti socio politici.

Ed è partendo proprio da questo spunto che si sviluppa l’intera vicenda di Like a Dragon: Ishin!.

Versione Testata: Xbox Series X

Ritornato a Tosa dopo un lungo periodo di allenamento nell’arte della spada, Sakamoto Ryoma scopre che la sua città natale è profondamente cambiata. Gli abitanti vivono in un perenne stato di agitazione, in una società dove lo stato sociale determina la scala gerarchica, e a farne le spese sono sempre e solo i più deboli.
Nel tentativo di proteggere una madre desiderosa di curare la figlia malata, Ryoma viene fatto prigioniero dalle autorità locali come punizione per essersi opposto ai joshi. Fortunatamente però, prima di scontare la sua pena viene salvato da Toyo Yoshida, padre adottivo di Ryoma e figura politica di spicco di Tosa, che lo porterà a ricongiungersi con il fratellastro, Hanpeita Takechi leader del partito Lealista di Tosa.

I due fratelli decideranno quindi di unire le forze per sovvertire questo ordine classista che sta mettendo in ginocchio l’intera nazione e rivoluzionare il sistema che governa il giappone.

Nonostante le buone intenzioni dei due, i loro piani vengono interrotti dall’improvvisa morte del padre per mano di un misterioso guerriero mascherato, che farà ricadere su Ryoma l’accusa di omicidio obbligandolo a lasciare per sempre Tosa.

Il gioco continua un anno dopo la morte Toyo Yoshida, con Ryoma che dopo essere arrivato a Kyo e aver assunto l’identità di Hajime Saito, scopre una traccia sul presunto assassino del padre, che lo porta ad indagare sulla Shinsengumi, un corpo militare al servizio dello shogun. Pare infatti che all’interno della Shinsengumi si tramandi lo stile del Tennen-Rishin, un’antica arte della spada, la stessa utilizzata per uccidere Toyo. Ryoma farà di tutto per scoprire la vera identità dell’assassino, ritrovandosi invischiato in un ordito piano che lo porterà a decidere le sorti dell’intero Giappone.

Leggi anche: Yakuza: Like a Dragon – La recensione.

Like a Dragon: Ishin! si sviluppa quindi fra realtà storica e fiction, prendendo fatti e personaggi realmente esistiti e condendoli con del buon dramma e tanta azione tipica dei giochi della serie Yakuza/Like a Dragon. L’aspetto narrativo di Ishin! ne esce vittorioso rinnovando una formula che non smette mai di affascinare e catturare il giocatore durante i vari sviluppi della storia, che non si risparmia di tenere il giocatore sulle spine, con i suoi continui misteri e i clamorosi colpi di scena piazzati a fine capitolo, ai quali è impossibile rimanere impassibili quanta è la voglia di continuare e scoprirne di più.

A far funzionare tutto in maniera ancora più convincente è il cast dei protagonisti, quelli della serie di Yakuza, che come attori si trovano ad interpretare nuove parti in questo drama storico a cavallo fra il genere jidaigeki e il chambara, tanto cari ad Akira Kurosawa. Ecco che Kiryu impersonerà l’eroe di questa nuova avventura, mentre i volti storici della serie, da Goro a Seijima e Akiyama, passando per i vari boss incontrati nel corso della serie, avranno un ruolo tra i ranghi della Shinsengumi.

Like a Dragon non sarebbe lui però senza le sue iconiche storie secondarie, che con la loro leggerezza smorzano i toni fin sempre troppo drammatici della storia principale, dandoci anche un maggior approfondimento culturale sul periodo storico in cui è ambientato Ishin!.

Fra vecchiette da aiutare, aspiranti samurai e coppie in crisi, le storie secondarie si raccontano su alcuni dei temi mossi dagli eventi principali, come il crescente razzismo nei confronti dei colonizzatori stranieri o il classismo che crea sempre più separazioni fra ricchi e poveri.

Ishin! è un titolo ricco di contenuti e cose da fare, potremo prenderci più di una pausa per dedicarci a tutta una serie di attività secondarie, a partire dalle due principali che sviluppano nel corso della storia con l’ingresso di Ryoma nella Shinsengumi.

Il primo riguarda proprio il lavoro da capitano della Terza Compagnia della Shinsengumi e delle missioni speciali, nelle quali dovremo affrontare dei dungeon dalla difficoltà sempre crescente nei quali recuperare merci rubate e sconfiggere briganti della peggior specie. A supportarci potremo arruolare e schierare dei soldati, ognuno dei quali dotato di abilità speciali che si attiveranno nel corso della battaglia, fornendoci supporto. I soldati però non prenderanno parte attivamente al combattimento ma saranno visualizzati sotto forma di carte abilità, che concederanno a Ryoma tutta una serie di vantaggi.

Le carte vantano un proprio livello, che crescerà dopo ogni scontro, e una loro rarità, rendendo quelle più alte le più interessanti da collezionare. C’è poi tutto un sistema di reclutamento e gestione delle truppe, come la possibilità di assegnare varie squadre agli stili di lotta di Ryoma (ma di questo parleremo a breve). Completare le missioni speciali rappresenta un ottimo modo per ottenere materiali e ricompense uniche, molte delle quali da impiegare nella forgiatura di nuovi equipaggiamenti.

L’altra attività, decisamente più rilassante, è rappresentata dall’Another Life.

Ad un certo punto della storia vi troverete a dare una mano ad un’orfana, Haruka (il nome vi suggerisce qualcosa?), sobbarcandovi per lei tutti i suoi debiti per riscuotere la sua casa d’infanzia e non lasciarla in mezzo ad una strada. Nella nuova casa Ryoma può dedicarsi alla cucina preparando deliziosi manicaretti o rimboccarsi le maniche nell’orto coltivando verdure da rivendere e soddisfare le numerose richieste, così da racimolare i ryo necessari per ripagare i debiti al padrone di casa.

La struttura di Like a Dragaon Ishin! è praticamente la stessa che abbiamo imparato ad amare nella serie di Yakuza.

Kyo, come Kamurocho, offre una mappa ricca di zone da visitare, con locali ed attività di intrattenimento. Dai classici Majong e Shogi alle nuove corse dei polli o alle gare di ballo, ai più rilassanti minigiochi delle cortigiane, il nostro prezioso tempo sarà messo a dura prova facendoci cedere alle dissolutezze che la città ha da offrirci.

Nonostante la mappa non sia particolarmente estesa, avremmo gradito la presenza di più punti per gli spostamenti rapidi, cosa che avrebbe semplificato alcune situazioni durante il corso della storia o il completamento di alcune secondarie.

Sempre da Yakuza, Ishin! eredita il sistema di combattimento da strada, che qua si evolve con l’introduzione di spade e pistole che potranno essere impiegati a piacimento per ripulire le strade di Kyo dai criminali e dalle ingiustizie. Se lo stile della Lotta Libera è quello classico della serie usato da Kiryu, Gioco di spade introduce l’uso delle armi bianche, con una serie di combo, counter e schivate basate sulle spade.

Avvalendoci di Scontro a fuoco potremo riporre la nostra Katana per avvalerci di una ben più letale arma da fuoco, per uno stile che punta più sul gioco a distanza e sulla sicurezza degli attacchi. Si chiude la panoramica degli stili di lotta con Danza Folle, il più performante del gruppo che coinvolge l’uso combinato di spada e pistola, in un “ballo” che permette di spostarsi agilmente fra i nemici e assestare bei colpi. Rispetto all’uso singolo delle due armi, Danza Folle infligge meno danni, ma l’incredibile mobilità che ne guadagnamo, permette a Ryoma di sfuggire a qualsiasi tipo di attacco, anche quello più letale.

Ogni stile potrà poi essere espanso nell’apposito menù della abilità, grazie al quale, spendendo i punti acquistati livellando, sbloccheremo nuove skill, o azioni fervore da attivare quando l’indicatore sarà al massimo e che ci permettono di scatenare la furia di Ryoma, eliminando il nemico quasi all’istante.

Abbiamo parlato delle carte soldato sbloccabili con l’arrivo delle missioni speciali. Ecco, questi potranno essere utilizzati anche durante i normali scontri di storia rendendo le battaglie più abbordabili e abbassando un poco il livello di sfida generale. Abbiamo affrontato l’avventura a Livello Leggendario, e salvo qualche fase durante i boss di fine capitolo, l’inclusione delle abilità dei soldati ha reso tutto molto più semplice, intervenendo in maniera tangibile proprio nel momento del bisogno. Da questo punto di vista avremmo preferito il loro utilizzo solo nelle missioni a loro dedicate, senza sbilanciare troppo i vari equilibri di gioco.

Per quanto riguarda il combattimento in sé, Like a Dragon: Ishin! si porta dietro tutti i pregi e i difetti dell’originale, con una certa ripetitività per quanto concerne il numero spropositato di incontri “casuali” che dovrete affrontare nel corso del gioco e la poca varietà di quest’ultimi, elemento che se non avete mai gradito nella serie principale faticherete a mandare giù pure qua.

C’è poi un sistema legato alle azioni che andremo a compiere nel gioco che ci farà guadagnare punti “virtù”. Più attivi saremo nella comunità, dal completamento delle storie secondarie, alla creazione di legami con i cittadini o le attività di Kyo, più punti otterremo, da spendere al santuario per sbloccare tutta una serie di funzioni, come la possibilità di correre più a lungo, ampliare il campo da coltivare o semplificare alcuni aspetti della cucina.

Like a Dragon: Ishin! ha subito lo stesso trattamento dei capitoli Kiwami, con un remake grafico sostanzioso che ne ha migliorato qualsiasi aspetto del gioco, dai modelli dei personaggi e delle ambientazioni, alle texture o l’illuminazione. Anche i modelli di alcuni personaggi sono stati aggiornati con altri presi dai capitoli più recenti, una piccola spruzzata di fanservice per la gioia dei fan di Yakuza.

Nonostante il passaggio ad un nuovo motore, l’Unreal 4, rispetto al Dragon Engine, l’avventura di Ryoma procede senza troppi problemi, e proprio sulle console maggiori l’esperienza è solidissima, e gli unici difetti riscontrabili (probabilmente legati all’U4) riguardano una certa tardività nel caricare alcune texture durante i filmati di gioco. Per il resto ci troviamo di fronte ad un titolo che tecnicamente riesce ad eguagliare le ultime produzioni del Ryu Ga Gotoku Studio, nonostante il retaggio “old gen” del gioco, uscito originariamente su PlayStation 3 e l’ambientazione feudale, che limita un po’ certe libertà creative.

Sotto il profilo sonoro abbiamo come da tradizione la sola traccia audio giapponese per il doppiaggio, imprescindibile per questo tipo di produzioni, al quale si affianca un buon adattamento in lingua italiana. Ottime le musiche, così come l’audio ambientale che vi farà immergere nelle atmosfere folkloristiche del Giappone feudale. Immancabile l’inossidabile Baka Mitai, canzone diventata ormai un pilastro della serie di Yakuza, che in questo nuovo gioco vi accompagnerà nuovamente durante le vostre sessioni al karaoke.

Like a Dragon: Ishin! è un ottimo spin-off nella serie di Yakuza, un titolo “one-shot” perfetto anche per chi non si è mai avvicinato alla serie SEGA, che con questo capitolo può godersi un’ottima storia e tante attività secondarie, senza le pressioni di una trama iper connessa fra più capitoli. Grazie al setting storico, a cavallo fra fiction e realtà, e al carisma dei suoi protagonisti, Ishin! riesce a catturare i giocatori e a trasportarli in un mondo quanto mai affascinante, e non ringrazieremo mai abbastanza Ryu Ga Gotoku Studio per aver deciso di recuperare questa “storia dimenticata” nel tempo. Nell’attesa di scoprirne di più sui prossimi titoli di Like a Dragon, Ishin! è un antipasto da gustarsi con calma, con la speranza che questo remake venga accolto con il giusto calore, e che riesca ad aprire le porte anche a Kenzan!, un altro inedito spin-off a tema samurai che aspetta solo di essere riscoperto.

Like a Dragon: Ishin! è disponibile su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Windows e Steam.

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Like a Dragon: Ishin! – La Recensione
Pro
Un'altra grandiosa storia dal Ryu Ga Gotoku Studio
Le migliorie grafiche rendono giustizia al gioco originale
Come sempre tantissime attività secondarie con cui perdersi
Contro
Avremmo preferito le abilità soldato legate alla sola modalià dungeon
Le texture nei filmati ci mettono un po' a caricare
8.5
Voto