La stagione 2 di Loki riprende esattamente da dove ci aveva lasciato nel 2021, e non si risparmia mai.
Sono passati due anni da quel 15 luglio 2021, in cui la stagione 1 di Loki finiva aprendo definitivamente l’universo cinematografico Marvel alle varianti e al multiverso. In questi due anni le serie tv e i film dei Marvel Studios sono andati un po’ per le loro strade, cambiando alcune regole o piegandole al loro volere.
Abbiamo rivisto il Loki di Tom Hiddleston all’inizio di questo 2023, nella post-credit di Ant-man and the Wasp Quantumania, preoccuparsi per la presenza di Victor Timely, che lui aveva conosciuto col nome di Colui che Rimane. Abbiamo dovuto aspettare, ma finalmente dal prossimo 6 ottobre cominceremo ad avere qualche risposta, che potrebbe portarci al futuro Avengers Kang’s Dinasty o cambiare direzione ancora una volta.
Ho visto i primi quattro episodi di questa stagione 2, e sono pronto a parlarvene senza spoiler, tra un salto temporale e l’altro.
La stagione 2 riparte esattamente dal finale del 2021.
Un confuso Loki cerca di avvisare Mobius dell’arrivo delle varianti di Colui che Rimane, ma l’agente della TVA sembra non riconoscere l’amico. Loki non fa in tempo a spiegarsi che, girandosi, vede un’enorme statua proprio di Colui che Rimane. Da qui parte questa stagione 2, che mette sul piatto nuove domande, ma dà anche risposte ad alcuni dei quesiti rimasti in sospeso per due anni.
In questi primi 4 episodi, Loki e Mobius dovranno scoprire cosa è successo al tempo, che fine ha fatto Sylvie e soprattutto capire se si può fermare o meno l’avanzata delle varianti di Colui che Rimane. Se la prima stagione era solamente ispirata a Doctor Who, questa seconda serie dedicata al Dio dell’Inganno ne pesca a piene mani, dando vita alla versione Marvel Studios dello show BBC.
I punti di forza restano gli stessi della prima stagione.
Una location fuori dal tempo che, per il momento, non si deve preoccupare della continuity principale dell’MCU. Un protagonista carismatico come Tom Hiddleston, capace di rubare la scena grazie a un semplice sguardo o a un dialogo, che sia toccante o sprezzante non fa differenza. Una serie di comprimari riusciti, a partire proprio dal mobius di Owen Wilson, quasi figura paterna, ma al contempo fratello maggiore, che riesce a tenere testa a Loki nei momenti più importanti. Passando per la Sylvie di Sophia di Martino, non più al centro dell’attenzione, ma ugualmente importante, soprattutto per la psiche di Loki. Anche i nuovi arrivati si ambientano molto bene, con l’OB di Ke Huy Quan vero e proprio mattatore di questi primi episodi.
Molto bene anche le scenografie e soprattutto la regia, che gioca con una telecamera mobile capace di dare davvero la sensazione di viaggiare tra le dimensioni. Purtroppo, insieme ai pregi, la stagione 2 di Loki eredita anche i difetti. Innanzitutto, se non avete apprezzato l’ambientazione fantasy della prima stagione, difficilmente vi piaceranno alcune scelte narrative di questa nuova stagione.
In secondo luogo, ho qualche dubbio su come è stato scritto Victor Timely, la variante di Colui che Rimane che abbiamo visto già nella post credit di Ant-man. Jonathan Majors lo interpreta come uno sconclusionato balbuziente, una caratterizzazione poco seria e che rende ogni suo monologo piuttosto imbarazzante. Capisco l’intento di mostrare un Kang diverso, ma si rischia che il pubblico detesti sia il personaggio che, di riflesso, lo show. Ho visto gli episodi in lingua originale, quindi non posso ancora giudicare l’adattamento italiano.
I primi quattro episodi della stagione 2 di Loki mi hanno convinto, grazie al suo bravissimo protagonista, sempre più credibile nel ruolo. Ottimi anche tutti i comprimari, dal nuovo arrivato Ke Huy Quan a Owen Wilson, con qualche remora sulla scrittura di Jonathan Mayors. Per dare un giudizio complessivo mancano però ancora due episodi, e tutto potrebbe semplicemente svaccare per qualche distrazione di sceneggiatura (come già successo più volte in passato). Nel complesso però, se avete apprezzato la prima stagione, vi ritroverete piacevolmente soddisfatti anche da queste prime puntate.