My Hero Academia: Two Heroes segna il debutto sul grande schermo degli eroi di Horikoshi
Quando una serie giapponese diventa un successo, il passo successivo all’adattamento animato è un lungometraggio originale, non c’è da stupirsi quindi se My Hero Academia, l’opera sui super eroi di Kohei Horikoshi, abbia debuttato al cinema con Two Heroes.
A Maggio di quest’anno, sarebbe dovuto uscire il secondo film (mentre in Giappone ci si prepara al terzo) ma sappiamo benissimo come è andato il 2020, con le sale chiuse e Dynit costretta a rimandare il film prima a Novembre e poi a tempi migliori. Questa mattina, l’azienda ha annunciato che Heroes: Rising, sarà disponibile dal 24 dicembre su Netflix, saltando per il momento, l’uscita nelle sale.
Colgo quindi l’occasione, di parlare di Two Heroes, disponibile su Netflix, Prime Video e in Blu-ray, ovviamente grazie a Dynit.
Ovviamente in questo articolo darò per scontato conosciate le basi della serie, per non allungare troppo il brodo tra spiegazioni di Quirk e quant’altro. In caso contrario per una spiegazione sommaria del mondo di Horikoshi potete dare un’occhiata alla recensione della prima stagione in blu-ray di My Hero Academia.
Arrivato in Italia in concomitanza con la seconda stagione, il primo film di My Hero Academia si colloca temporalmente poco dopo il torneo scolastico, che ha visto Bakugo trionfare su Deku e Todoroki.
Insieme al suo mentore All Might, Deku viene invitato su I Island, un’isola super tecnologica, su cui si incontreranno tutte le menti più brillanti del mondo. L’invito arriva dalla vecchia spalla di All Might, David Shield, autore tra le altre cose dei costumi dell’eroe numero uno del mondo. Lo scienzato ha anche una figlia, Melissa, nata senza Quirk proprio come Deku, ma votata ad aiutare gli eroi come suo padre prima di lei.
Leggi la recensione della Stagione Uno di My Hero Academia!
Ovviamente le cose non andranno come previsto e l’evento verrà messo in pericolo da dei terroristi. Toccherà a Deku e ai suoi compagni (arrivati sull’isola per motivi diversi) salvare la situazione e iniziare a farsi notare dal grande pubblico.
La sceneggiatura purtroppo paga della costruzione iniziale dei personaggi, che nel corso degli anni sono migliorati nettamente man mano che la serie di Horikoshi ha aumentato il ritmo. Farà sorridere vedere un Bakugo (doppiato dall’ottimo Federico Viola) ancora fin troppo prima donna, ignaro del segreto di Deku (Simone Lupinacci) appena divenuto consapevole di poter utilizzare il Full Cowl. Ma quello che più lascia estasiati di Two Heroes è sicuramente rivedere in azione All Might (Lorenzo Scattorin), prima del suo scontro decisivo con All for One. Sotto questo punto di vista, non si poteva far di meglio che dedicare il primo film all’eroe con flashback inediti ideati e supervisionati dallo stesso Horikoshi, lasciando i seguiti per i suoi alunni.
Diretto da Kenji Nagasaki e animato dallo Studio Bones (che cura già l’adattamento animato), Two Heroes ha una trama semplice ma allo stesso ottima per il debutto cinematografico del brand. Diciamo che il film gioca sul sicuro, mettendo nel calderone quasi tutti gli elementi forti delle prime due stagioni dell’anime e dando al fan quello che vuole.
A differenza di One Piece Stampede (per fare un esempio a caso di fan service esagerato) però, cerca di andare un pochettino oltre, non solo collocando verosimilmente il film tra le serie, ma anche aggiungendo qualche dettaglio di trama che, come abbiamo già visto, non disturba quanto fatto sulle pagine del manga.
Molto buono anche il doppiaggio italiano, che fa affidamento su quasi tutte le voci della serie (tranne Kaminari) e vista l’uscita cinematografica non viene censurato dall’adattamento televisivo. Un Bakugo quindi scatenato e senza peli sulla lingua, oltre a un utilizzo corretto della pronuncia del termine Quirk.
Nel Blu-ray trovate ovviamente anche la versione originale, mentre purtroppo ci troviamo nuovamente con un’edizione scarsa di contenuti speciali. Nella sezione dedicata infatti, ci sono solamente teaser e trailer promozionali che, una volta visto il film, non ha alcun senso tornare a riguardare. Peccato anche per l’assenza del classico booklet a cui Dynit ci ha abituato anche in edizioni più economiche. L’acquisto dell’home video è consigliato a chi ama la serie e in previsione di una futura rimozione dalle piattaforme streaming.