Russia: un uomo ha denunciato Apple perché una sua app lo ha fatto diventare gay

Una richiesta bizzarra, ma l’avvocato Gousnieva è ormai abituato.

Apple ha ricevuto una denuncia da parte di un cittadino russo che accusa l’azienda di averlo reso omosessuale a causa di un’applicazione scaricata dalla piattaforma proprietaria Apple. In particolare, l’azienda viene citata e portata in tribunale per “danno morale” come viene affermato anche da una copia ufficiale dell’atto di denuncia. L’uomo, che preferisce rimanere anonimo, chiede alla Apple un danno pari a un milione di rubli (circa 14 mila euro).

Secondo lo stesso sito web del tribunale di Mosca, l’audizione per questo caso è stata fissata al 17 ottobre. La presunta vittima afferma di aver scaricato un’applicazione di criptovaluta dall’Apple Store e di aver ricevuto un trasferimento di 69 “GayCoin” invece dei BitCoin che aveva ordinato. Il trasferimento è poi stato accompagnato da un messaggio in inglese che recitava:

“Non giudicare prima di aver provato.”

A quel punto l’uomo dichiara:

“In effetti, ho pensato a come si potesse dare un giudizio di qualcosa che non si è provato. E così decisi di provare relazioni omosessuali: due mesi dopo ho iniziato una relazione intima con qualcuno del mio sesso. Ora non posso più tornare indietro. Ho un ragazzo fisso e non so come spiegare tutto questo ai miei genitori, la mia vita è cambiata in peggio e non tornerà mai alla normalità. Apple, manipolandomi, mi ha spinto all’omosessualità”.

Il legale del denunciante, Sapijat Gousnieva, ha assicurato che il caso è “grave”, e che il suo cliente è “spaventato” e “sofferente”. Inoltre ha aggiunto che Apple dovrebbe essere attenta ai programmi che offrono perché è responsabile di essi. Il suo cliente ad esempio aveva precedentemente una relazione stabile con una donna, adesso rovinato per colpa di Apple. Pertanto la rappresentanza di Apple in Russia non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento inoltrato anche dall’AFP.

Nel 2016 lo stesso avvocato è diventato famoso per aver difeso uno studente che aveva presentato una denuncia contro McDonald’s: si era ferito alla guancia con una lisca di pesce mentre mangiava un piatto comprato in un fast food della catena Usa.

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