Samba De Amigo: Virtual Party – La Recensione

Samba de Amigo: Virtual Party

Chiunque sia cresciuto a pane e rhythm game avrà sicuramente sentito parlare di Samba de Amigo, titolo nato su arcade nell’ormai lontano 1999 e approdato solo successivamente su Dreamcast e Nintendo Wii.

Per chi non avesse idea di ciò di cui stiamo parlando, vi basti sapere che si tratta di un gioco in stile “Guitar Hero” dove il giocatore deve muovere i controller di movimento come se fossero delle maracas, seguendo le indicazioni che scorrono sullo schermo. Nulla di davvero nuovo, ma che, grazie a una soundtrack che mescola musiche latine ad altre più pop, ha saputo comunque raccogliere un discreto numero di appassionati.

A partire da questa estate, Samba de Amigo è tornato a conquistare giocatori di tutto il mondo grazie a Party Central, nuovo capitolo disponibile in esclusiva su Nintendo Switch. Una scelta sensata, soprattutto vista la necessità di avere dei controller di movimento per poter simulare le maracas. I ragazzi di SEGA hanno ben pensato di sfruttare questa nuova uscita per mettere un piede anche nel mondo della realtà virtuale, dando vita a Samba de Amigo: Virtual Party per tutte le attuali piattaforme Meta. Il risultato? Una sorta di Beat Saber più leggero e meno impegnativo, pensato per coloro che non vedono l’ora di accendere il proprio caschetto VR e passare qualche ora in un mondo virtuale tra musiche orecchiabili e colori brillanti.

Ti abbiamo incuriosito? Bene. Trovate tutti i dettagli su questa nuova avventura del simpatico Amigo nella nostra recensione qui sotto.

Versione testata: Meta Quest 3

Samba de Amigo: Virtual Party

UN RHTYHM GAME PER ASPIRANTI BALLERINI

Come già accennato, Samba de Amigo: Virtual Party è un rhythm game, ma accessibile anche per i meno esperti. Se siete appassionati di Beat Saber, Pistol Whip o Ragnarock saprete sicuramente benissimo quanto queste opere puntino a trasformare i giocatori in vere e proprie macchine del ritmo, alzando gradualmente il livello di sfida e dando vita a vere e proprie prove di forza, rapidità e riflessi. Il titolo SEGA, al contrario, non è mai davvero impegnativo e preferisce, piuttosto, puntare sulla varietà di canzoni che sulla vera e propria difficoltà. Vi basti pensare che, una volta testate un paio di tracce, siamo passati immediatamente ad affrontare le canzoni al livello massimo, trovandole sì complesse, ma ben lontane dai picchi offerti dai titoli sopra citati.

Leggi anche: Samba de Amigo: Party Central – La Recensione

Questo bilanciamento tarato verso il basso è sicuramente croce e delizia dell’intera opera. Opera che in questo modo rischia di non essere presa sul serio dagli appassionati del genere, ma allo stesso tempo ha il pregio straordinario di crearne degli altri. Se amate i rhythm game, ma avete trovato sempre la barriera d’ingresso un po’ troppo elevata, Samba de Amigo: Virtual Party vi accompagnerà gradualmente in un percorso di miglioramento divertente e spensierato.

Merito anche delle canzoni pop che, per certi versi, ci hanno ricordato più il catalogo di Just Dance che quello del Samba de Amigo originale. Avremmo forse gradito più tracce dal sapore latino, ma immaginiamo che sia stata una decisione presa per tentare di raggiungere il maggior numero di persone possibile. Una decisione che, di conseguenza, possiamo comprendere e che abbraccia ancora di più lo spirito inclusivo di questo titolo.

Samba de Amigo: Virtual Party

MODALITÀ PER TUTTI I GUSTI

Uno dei punti di forza di Virtual Party è sicuramente il discreto numero di modalità che è possibile intraprendere. Al di là della possibilità di affrontare qualsiasi canzone attraverso diversi livelli di difficoltà, troviamo un multiplayer in stile “battle royale” a venti giocatori che permetterà solamente a un suonatore di maracas di portare a casa la vittoria. Per coloro che, invece, vogliono salire di livello, ecco che arrivano anche delle sfide settimanali e una modalità single player che ci permette di ottenere denaro con cui comprare elementi per la propria “scheda del giocatore” e per personalizzare il nostro avatar.

Qualsiasi sia la tipologia di partita che vorrete affrontare, Samba de Amigo: Virtual Party rimane un’opera estremamente divertente. La varietà di situazioni nelle quali ci caleranno le varie canzoni riesce a soddisfare sia dal punto di vista grafico, sia da quello sonoro, arrivando infine anche al puro gameplay. Se muoversi a tempo e tempo e concatenare le varie combo è esattamente quanto ci si aspetta da un rhythm game in realtà virtuale, è innegabile l’impegno di SEGA nel voler aggiungere piccole (e folli) chicche extra.

Nel corso delle varie tracce, infatti, dovremo talvolta compiere dei brevi mini-giochi per ricevere punti in più. Minigiochi come danzare a tempo o compiere determinate traiettorie con le braccia. Insomma: giocare a Virtual Party trasmette la sensazione di star partecipando a un’enorme festa tra amici. Una festa spensierata, sconclusionata e dall’alto tasso di divertimento!

SAMBA DE AMIGO: VIRTUAL PARTY

Samba de Amigo: Virtual Party non è certo il più tecnico dei Rhythm Game, ma poco importa. Il titolo SEGA si pone sul mercato con numerose modalità, più di quaranta canzoni e una spensieratezza in grado di creare assuefazione. Se amate la musica pop e avete paura di gettarvi in titoli complessi come Pistol Whip, allora questo è il titolo che stavate cercando. Un titolo colorato e brillante, che saprà intrattenere per diverso tempo gli amanti della realtà virtuale. Nello specifico, coloro che hanno acquistato Meta Quest 3 potranno avere accesso anche ad alcune modalità pensate per la mixed reality. Una piccola chicca extra che potrebbe donare a Virtual Party una vera e propria marcia in più per i possessori del nuovo visore targato Meta.

Samba de Amigo: Virtual Party è disponibile su Meta Quest 2, Meta Quest 3 e Meta Quest Pro.

Samba de Amigo: Virtual Party
Samba De Amigo: Virtual Party – La Recensione
Pro
Accessibile anche per i meno esperti
Tanta varietà nelle modalità di gioco
Colorato e spensierato come pochi altri Rhythm Game
Contro
I più navigati lo troveranno troppo semplice
Avremmo gradito qualche traccia più latineggiante
8
Voto