Sonic Origins Plus, La Recensione

Vivi la raccolta di avventure di Sonic the Hedgehog con il nuovo rimasterizzato Sonic Origins Plus!

Sonic Origins si rinnova con quindici classici giochi del SEGA Game Gear, nuovi personaggi giocabili e tanto altro

Dopo un anno dal ritorno in pompa magna di Sonic per via del suo 30° Anniversario, la marcia del franchise sul velocista blu sembra essere inarrestabile tra serie tv, film, videogiochi e continui aggiornamenti a precedenti titoli. E SEGA dopo aver annunciato nel 2023 la roadmap di Sonic Frontiers e svelato al Summer Game Fest 2023 il nuovo titolo Sonic Superstars, è ritornata anche con una nuova versione aggiornata del suo Sonic Origins, che va ad apportare al titolo diverse novità. E così dopo 11 mesi dalla sua uscita ecco arrivare su console e PC, Sonic Origins Plus, che ho avuto modo di provare su PlayStation 5 in questi giorni.

Per chi non conoscesse il titolo in questione, di cui lascio qui la recensione completa e più dettagliata scritta lo scorso anno, in questa compilation tra i titoli proposti da SEGA troviamo Sonic the HedgehogSonic CDSonic the Hedgehog 2, e la combo Sonic the Hedgehog 3 & Knuckles in un unico gioco (come doveva essere concepito originariamente), con diverse modalità aggiuntive come le Missioni sfida, Sfere Blu e Assalto al Boss. Ad aggiungersi al catalogo nella versione Plus invece, troviamo anche Amy Rose come personaggio disponibile per i quattro giochi elencati sopra, Knuckles opzionabile su Sonic CD, 15 titoli della console portatile Game Gear e numerosi media sbloccabili.

Genere
Platform 2D
Modalità
Singleplayer/Multiplayer locale
Sviluppato da
Sonic Team, Headcannon
Editore
SEGA
Piattaforme
Nintendo Switch, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S, Microsoft Windows
Testato su
PlayStation 5
Il nostro Punteggio
8.3
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La principale caratteristica di questa compilation è che offre le due opzioni Anniversario e Classica, che nel primo caso ci daranno modo di giocare ad una versione rivisitata dei titoli in un formato di 16:9, mentre nella seconda, affronteremo l’avventura in un formato originale in 4:3 e con i giochi riproposti nella loro forma originale. In questo caso con la versione Plus, nei quattro giochi proposti originariamente, potremo usare per la prima volta Amy, dove il team di sviluppo Headcannon ha completamente rimodernizzato gli sprite sia per lei, sia per Knuckles in Sonic CD. Come moveset, a differenza degli altri personaggi, Amy ne ha uno tutto suo, dove oltre a usare lo Spin Dash per accelerare, potrà colpire con il suo martello i nemici una volta che utilizzeremo il salto.

Dopo aver rigiocato i titoli, che ovviamente sono rimasti invariati, ho trovato Amy comunque un’ottima aggiunta soprattutto per i fan della serie, che ora potranno utilizzare per la prima volta il riccio rosa. Per quanto riguarda invece i 15 giochi aggiunti, su cui mi concentrerò principalmente su questa recensione, saranno sbloccabili presso il menù Missione, sotto la voce Game Gear.

Una volta selezionata, apriremo un menù con i rispettivi titoli, che in realtà sono 12, visto che tre sono la stessa versione per giocare in co-op. Tra i titoli troviamo: Sonic The Hedgehog, Sonic The Hedgehog 2, Sonic Chaos, Sonic Drift (1-2G), Sonic Spinball, Sonic The Hedgehog Triple Trouble, Sonic Drift Racing (1-2G), Tails Adventure, Tails Skypatrol, Sonic Labyrint, Sonic Blast e Dr. Robotnik’s Mean Bean Machine (1-2G).

Parlando dei primi due titoli omonimi, abbiamo rispettivamente i primi due giochi in versione 8-bit usciti originariamente su Game Gear e Master System, che differiscono dalla versione uscita su Mega Drive, con cambi di trama e anche come moveset, vista la non presenza dell’iconico “Spin Dash”. Triple Trouble conosciuto come Sonic & Tails 2 in Giappone, invece risulta a mio parere il migliore del pacchetto, con il titolo uscito nel 1994, che a differenza dei precedenti si rivelò un progetto di più grandi dimensioni, offrendo un gameplay più simile alle versioni  di Sonic uscite su Mega Drive con il ritorno dello Spin Dash, la possibilità di utilizzare anche Tails e dei fondali nettamente più nitidi e curati. Inoltre il titolo introdusse per la prima volta il cacciatore di tesori Nack the Weasel, in un’avventura in cui dovremo recuperare i Chaos Emerald ai danni di quest’ultimo, Knuckles e il Dr. Eggman.

Sonic Spinball invece è un gioco a tema flipper, in cui dovremo completare quattro livelli più tre bonus in cerca dei Chaos Emeralds, in cui utilizzeremo il nostro amato riccio blu proprio come pallina da flipper in stage simili al gioco da bar, sia per recuperare le gemme, sia per battere il boss a fine stage. Altro titolo che ho trovato ottimo è stato Sonic Chaos, uscito nel 1993 e primo titolo a 8-bit in cui poter utilizzare anche Tails.

Seppur di breve durata, l’ho trovato molto divertente e il miglior gioco nel catalogo insieme a Triple Trouble. A seguire troviamo Tails Skypatrol e Tails Adventure , dove abbiamo come protagonista il solo Tails. Nel primo troviamo un gioco platform a scorrimento, lontano dai classici giochi della serie incentrati sulla velocità, in cui Tails potrà solo volare mentre lo schermo dietro di noi avanzerà.

Nel secondo, nonostante un ritorno alla fase platform/esplorativa, ritroviamo sempre un gioco lento, in cui Tails sarà però dotato di bombe da lanciare contro i nemici e potrà volare a nostro comando (seppur per un breve lasso di tempo), saltare, arrampicarsi ed abbassarsi. A differenza del primo titolo in solitaria di Tails, questo l’ho trovato molto più dettagliato e divertente, nonostante sia parecchio macchinoso.

In Sonic Labyrinth invece troviamo forse il gioco più debole della raccolta, in cui dovremo recuperare tre chiavi in diversi livelli scanditi da un timer, che ne determinerà il game over in caso di insuccesso. Composto da quattro zone e con una visuale isometrica, Sonic in questo caso non potrà saltare e si muoverà lentamente, ma potremo comunque fare uso dello Spin Dash per accellerare le manovre e usufruire di trampolini per saltare in diverse sezioni della mappa. Assolutamente dimenticabile.

Ad accompagnare questo titolo come uno dei più deboli, a mio avviso troviamo qualche gradino più in alto del precedente Sonic Blast, titolo con una grafica pre-renderizzata con protagonisti Sonic e Knuckles, entrambi giocabili. Nonostante una grafica che all’epoca sembrava solo un miraggio e un’impresa titanica da riprodurre su 8-bit, ho trovato gli sprite dei due protagonisti troppo lontani dalla serie, come anche per lo scrolling non all’altezza dei precedenti titoli.

Bisogna anche precisare però, che questo titolo è invecchiato abbastanza male. Pure a livello di gameplay a parte l’inserimento del doppio salto per Sonic, il titolo offre poco, con movimenti troppo lenti e livelli confusionari. Anche questo abbastanza dimenticabile.

Sonic Drift e Sonic Drift Racing invece sono un gioco arcade di corse simile ai primi titoli della serie Mario Kart, giusto per fare un esempio. Il giocatore in questo caso dovrà vincere tre diversi Gran Premi chiamati Chaos GP, in cui potremo utilizzare diversi personaggi, ognuno con abilità uniche ed il proprio veicolo, tra l’altro ispirati a veicoli reali.

In questo caso il sequel risulta essere il migliore dei due, con più personaggi, più piste tratte dal secondo e terzo gioco della saga, un buon gameplay e ottime musiche curate dai compositori Masayuki Nagao e Saori Kobayashi. Il vero problema di questi due titoli è solo uno: la grafica, già all’epoca criticata e che ritroviamo ahimè sempre uguale.

A chiudere la raccolta troviamo Dr. Robotnik’s Mean Bean Machine, puzzle game molto carino, che strizza l’occhio all’iconico Tetris, ma molto più colorato e caratteristico. In questo titolo dovremo sfidare amici o affrontare lo Scenario Mode contro la CPU in battaglie su due schermate, in cui cadranno degli esserini colorati che potremo disporre in orizzontale o verticale e che dovremo far combaciare con i rispettivi colori, in modo da cancellare la colonna, che se portata all’estremità più alta condurrà al game over.

A differenza dei giochi proposti l’anno scorso, in cui avevamo le quattro modalità Anniversario con una reattività dei comandi, grafica e l’interazione dei vari stage migliorati, per quanto concerne il comparto tecnico di tutti i giochi del Game Gear, non troviamo invece alcuna modifica, visto che sono stati riproposti completamente nelle loro versioni originali a 8-bit.

L’unico problema durante la mia esperienza difatti è stata per via dell’impossibilità di cambiare il formato della risoluzione dei giochi, dove su PlayStation 5 e su una tv abbastanza grande perdono parecchio in fatto di risoluzione, visto che sono stati creati per una console portatile. Il mio consiglio è di giocarli su Nintendo Switch, che considero ad oggi la miglior console su cui giocare questi titoli, soprattutto la versione Plus.

Ottimo invece l’inserimento del salvataggio manuale dei giochi, che rendono così i titoli molto più accessibili e meno punibili, vista la maggiore difficoltà rispetto ai tre classici usciti su Mega Drive. A mancare ancora all’appello però è invece la modalità rewind, che sinceramente mi aspettavo con l’annuncio di questa edizione e che come scrissi precedentemente, sarebbe calzata a pennello per una compilation del genere.

Da segnalare inoltre l’assenza di bug o problemi in generale, con tutti i giochi che sono filati lisci come l’olio su PS5. Infine un plauso va anche al comparto sonoro, con ottime musiche per quasi tutti i nuovi titoli proposti e per l’aggiunta di media inerenti ai titoli del Game Gear, che vanno ad arricchire ancor di più il Museo di questa compilation, già enorme.

Dopo aver ripreso in mano a distanza di un anno questa compilation di titoli usciti su Mega Drive e Game Gear, con protagonista la mascotte più famosa di SEGA, devo dire che gli sviluppatori comunque hanno arricchito una compilation già molto buona di suo. Grazie all’aggiunta di Amy Rose, file media e ben 12 titoli usciti su Game Gear, la longevità di Sonic Origins è sicuramente aumentata di molto, nonostante qualche titolo trascurabile tra quelli proposti. Forse a mio avviso, lanciare questa versione dopo anno a 39,99 euro è un pochino troppo, anche se in caso possediate già il gioco, devo dire che il prezzo per aggiornare il titolo alla versione Plus è sicuramente vantaggioso, visto il solo costo di 9,99 euro.

Il mio consiglio rimane comunque invariato, se siete fan di vecchia data come me o nuovi fan del velocista blu, non fatevi sfuggire questa compilation. In conclusione, il prodotto finale offerto da Sonic Team insieme ad Headcannon risulta soddisfacente e a mio avviso rimane assolutamente un “must have” da avere in ambito videoludico, soprattutto con l’aggiunta di nuovi giochi. In caso ve lo foste perso lo scorso anno, recuperatelo, perchè non ne rimarrete delusi, vista la quantità di giochi e le ore che potrete passare a divertirvi scorrazzando con Sonic e i suoi amici.

Vi ricordiamo che Sonic Origins Plus sarà disponibile in versione fisica e digitale al prezzo di 39,99 euro a partire dal 23 giugno 2023 su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, PlayStation 5, Xbox Series X/S e Microsoft Windows. In caso possediate già titolo, l’upgrade digitale alla versione Plus sarà disponibile al prezzo di 9,99 euro.

Sonic Origins Plus
Pro
Amy Rose giocabile nei quattro titoli del SEGA Mega Drive
12 giochi del Game Gear, tra cui su tutti Sonic Chaos e Triple Trouble sono un'ottima aggiunta
Rimane la miglior compilation su Sonic
Contro
Prezzo forse ancora troppo elevato a distanza di un anno per la versione integrale
Alcuni titoli del Game Gear sono invecchiati male
Manca ancora la modalità Rewind
8.3
Voto