Solo – I sopravvissuti del Caos – Recensione

Violenza ed emozioni antropomorfe

Prendete uno dei disegnatori più floridi degli anni 80 del mondo di Hanna e Barbera e aggiungeteci un pizzico di violenza, splatter ed emozioni ed otterrete Solo. Il suo creatore Oscar Martin, dopo aver passato anni a disegnare Tom & Jerry per la rivista tedesca Condor un bel giorno ha deciso di alzare l’asticella e si è lanciato in questo nuovo personaggio antropomorfo, solitario e tutto muscoli.

Sfogliando le pagine di Solo ci si rende subito conto di trovarsi davanti ad un fumetto curato nei minimi particolari, non solo per il suo tratto pulito e ricchissimo di dettagli ma anche grazie a tutti i minuziosi studi dei personaggi che è possibile trovare al fondo del volume edito in Italia da Renoir Comics.

L’ambientazione di Solo è apocalittica, crudele e letale come nel miglior film di Mad Max. Un mondo dove umani e bestie antropomorfe ed ipertrofiche vivono insieme, sempre in lotta per la sopravvivenza. Solo, il nostro protagonista, è un topo costretto ad abbandonare la sua famiglia per carenza di cibo ed affrontare così un viaggio solitario che lo porterà a combattere prima in un’arena di gladiatori e poi con la vita stessa per tentare di uscire dal suo guscio di solitudine ed iniziare a relazionarsi con gli altri. L’azione, i combattimenti ed il sangue fanno da padroni nell’opera andando a braccetto con la morte e la sofferenza. Ogni tavola è precisa e tutti i combattimenti si seguono con estrema facilità andando ad ammirare ed pprezzare ogni singolo colpo inferto dal e al protagonista.

Leggendo l’opera è chiaro come Martin abbia voluto mettere tutto se stesso e non sarei stupito se dietro alcuni avvenimenti e scelte fatte da Solo non ci sia storia di vita vissuta dell’autore. Oltre al volume citato nel titolo sono stati realizzati altre opere spin-off dal mondo si Solo, con altri disegnatori ma con la sceneggiatura sempre curata da Martin che non ha di certo trascurato le opere anch’esse realizzate con zelante cura dei personaggi.

Sentieri Tracciati ad esempio ha come protagonista Fortuna, una gattina rimasta orfana e con sulle spalle il pesante fardello dell’eredità culturale della sua stirpe. La sofferenza, l’amore ed i ricordi saranno quindi delle timide compagne nel viaggio di Fortuna in una storia che non potrà non emozionarvi.

Se siete fan del genere post apocalittico e se amate il tratto ed i disegni con protagonisti antropomorfi, Solo è sicuramente un’opera da non lasciarsi scappare in tutte le sue sfaccettature. Ogni volume, ogni storia risulta ben curata, appassionante e condita di emozioni tanto da lasciarvi in corpo il desiderio costante di sapere di più sulla vita di tutti i protagonsti.

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