L’Episodio 2 di The Falcon and the Winter Soldier è tremendamente attuale, mantenendo la freschezza di una serie sui super eroi.
L’episodio 2 di The Falcon and the Winter Soldier ha debuttato ieri mattina su Disney+, portando finalmente i due eroi sulla stessa strada, pronti a confrontarsi con John Walker, il nuovo Captain America. Ma c’è molto altro in questo secondo episodio della seconda serie targata Marvel Studios e, così come per WandaVision, sono qui per analizzare l’intera puntata, ragionando su cosa ci potrebbe riservare in futuro, su cosa funziona e su cosa invece non mi ha convinto del tutto. Come nelle scorse settimane, vi avviso che anche questa volta ci saranno spoiler, quindi non proseguite nella lettura nel caso non abbiate già visto lo show.
L’episodio 2, intitolato L’uomo a Stelle e Strisce comincia dandoci numerose informazioni sulla figura di John Walker (Wyatt Russel) umanizzandolo notevolmente. Walker sente il peso del simbolo, un tema ricorrente per tutta la durata della puntata, sente sulle proprie spalle lo sguardo del mondo dopo esser stato eletto come nuovo Captain America. Il soldato viene da prima consolato da quella che molto probabilmente è (o è stata) la sua ragazza, per poi essere caricato ulteriormente dalla sua spalla Lemar “Battlestar” Hoskins (Cle Bennet), i due hanno una buona chimica a schermo, che verrà evidenziata più volte nel corso dell’episodio.
Indossato finalmente il costume, ci si sposta alla vera e propria celebrazione del nuovo Captain America, che avviene niente di meno che a Good Morning America, uno degli show mondani più seguiti dell’ABC. John viene intervistato da Sara Haines, una delle conduttrici dello show, che interpreta se stessa e spiega al pubblico chi è il nuovo Captain America. Nessun siero del Super soldato, ma delle doti innate che lo rendono l’uomo giusto al momento giusto. John Walker è perfettamente addestrato e da immagini di repertorio scopriamo anche che se la cava piuttosto bene con lo scudo. Mentre l’intervista prosegue, la scena cambia e ci mostra un inquieto Bucky (Sebastian Stan) non troppo convinto dal successore di Steve.
Torniamo a Sam (Anthony Mackie), che nel frattempo si è ricongiunto con Joaquin ( Danny Ramirez) e si prepara a decollare per Monaco, dove sono stati avvistati alcuni membri dei Flagsmashers. I due vengono raggiunti da Bucky che, senza neanche salutare, accusa Sam di aver sbagliato a cedere lo scudo.
Sam incassa il colpo, ma si scusa dicendo che non sapeva avrebbero scelto un nuovo Captain America. I due poi iniziano a discutere della destinazione della missione, e della minaccia di questi ribelli ultrapotenziati, portando il discorso alla magnifica clip sugli stregoni che abbiamo potuto vedere già un paio di settimane fa.
Bucky decide di partire con Sam, sebbene i due si trattino ancora freddamente, arrivano sul luogo scoperto da Redwing. Mackie e Stan hanno una chimica comica davvero ai livelli di Gibson-Glover, trasudando dialoghi che non sfigurerebbero assolutamente in un buddy movie. Al momento, il rapporto tra i due ex-compagni di Cap è sicuramente il motivo per recuperare la serie.
Viene anche citato il nome wakandiano di Bucky (White Wolf), e Sam lo avverte dicendo che loro non uccidono (i compagni di Batroc dello scorso episodio si dissociano da questa affermazione).
I due assaltano i camion dei Flagsmashers in fuga, e qui Bucky incontra per la prima volta Karli Morgenthau (Erin Kellyman) che scopriamo essere a tutti gli effetti il capo dei ribelli. Lo scontro si sposta sui tetti dei Camion, dove la donna uccide senza pietà il povero Redwing. I due Avengers stanno subendo la furia dei super soldati, quando dall’alto arriva a salvarli il nuovo Captain America, con la sua spalla in divisa Battlestar. Nonostante l’arrivo dei rinforzi, le truppe di Flagsmasher sono troppo potenti e prima scaraventano Bucky sotto un camion (verrà poi salvato da Sam) per poi gettare sia Walker che Battlestar in mezzo alla strada. Durante questo scontro possiamo già veder ei limiti dei due nuovi eroi, Walker utilizza anche la pistola (come nei fumetti) ma non riesce a tener testa ai super soldati. Mentre i nostri eroi si rialzano, i Flagsmashers sono ormai un puntino all’orizzonte.
Bucky e Sam accettano riluttanti il passaggio offerto da Walker, che li accompagnerà all’aeroporto più vicino, così che i due possano tornare in America. Il nuovo Captain America cerca di fare di tutto per farsi accettare dalla coppia, senza risultato. Sull’aereo, nel ritorno verso casa, Bucky confida a Sam che deve presentargli una persona.
Nel frattempo, il gruppo dei Flagsmashers arriva in un rifugio sicuro in Slovacchia, dove mentre si riorganizzano per il giorno successivo, la Morgenthau riceve un minaccioso messaggio riguardante le scorte rubate.
Sam e Bucky sono arrivati nel quartiere di Baltimora, dove assisteremo alla scena migliore di questo secondo episodio. Non per azione, ma per il tema attuale dei dialoghi. Il contatto di Bucky è Isaiah Bradley (Carl Lumbley), un super soldato afroamericano. Ritenuto una leggenda metropolina da molti, di ritorno dalla guerra Isaiah è stato incarcerato per 30 anni, prigione dove ha subito le peggiori torture anche da agenti dell’Hydra. Il vecchio si infuria con la coppia e li caccia dopo aver sentito la domanda sul siero.
Chi è Isaiah Bradley?
Sam è scioccato: esiste un super soldato nero e nessuno gli ha mai detto nulla. Nemmeno Steve Rogers ne era a conoscenza. Mentre i due discutono, arriva la polizia, che chiede i documenti solamente a Falcon, insistendo e minacciandolo fino a quando Bucky gli fa notare che è un Avenger. I poliziotti si scusano ma ricevono una chiamata e arrestano Bucky per aver saltato la seduta con la terapista.
Questa scena secondo me è importante per tre diversi motivi: come easter egg, abbiamo visto anche il nipote di Isaiah, che nei fumetti è il Patriot dei Giovani Vendicatori; per la trama generale, scopriamo infatti che Bucky ha ricevuto la grazia dopo gli eventi di Avengers Endgame; e infine per l’attualità: l’atteggiamento dei poliziotti nei confronti di Sam è una finestra attuale su quanto succede da anni in America e su quanto si siano iniziate a smuovere le cose grazie al Black Lives Matter dello scorso anno. Un messaggio che probabilmente molti nostri compatrioti non coglieranno, ma che per una serie tv in vista come una produzione Marvel Studios è importante.
Siamo alle battute finali, nella stazione di polizia, la cauzione viene pagata da John Walker, anche se Bucky si deve sottoporre alla seduta saltata immediatamente e accompagnato dallo stesso Sam.
Qui scopriamo il vero motivo per cui Bucky è arrabbiato per lo scudo: se Sam non crede in se stesso, vuol dire che Steve ha sbagliato ad affidargli lo Scudo e al contempo sbagliava anche sul fatto che lo stesso Bucky potesse essere una persona migliore.
Sam svela che non si sente all’altezza, sensazione che in realtà pervade la serie fin dall’inizio, e propone alla terapista di Bucky che dopo la missione sparirà dalla vita dell’ex-Soldato d’Inverno e lo lascerà stare (Credici N.d.G.). Fuori dalla centrale i due hanno un alterco con lo stesso John Walker che, al terzo tentativo di riappacificazione, decide di minacciare i due Avengers invitandoli a non intralciarlo.
Intanto i Flagsmashers stanno caricando i vaccini rubati su un aereo, ma vengono raggiunti dalle truppe di Power Broker. Uno dei ribelli si sacrifica per permettere alla Morgenthau e agli altri di scappare.
Infine, Sam e Bucky parlano del da farsi, decidendo di provare a sentire qualcuno che sa tutti i segreti dell’Hydra: è tempo di incontrare Zemo (Daniel Brhul).
L’episodio 2 di The Falcon and the Winter Soldier ha messo tantissima carne al fuoco: Power Broker tra l’altro potrebbe essere l’artefice dei futuri poteri sia del nuovo Captain America, che di Battlestar e Joaquin, così come accade nei fumetti. Questa seconda serie Marvel Studios è il giusto mix d’azione e divertimento, in grado comunque di far pensare nei suoi momenti più calmi.
Lo show prosegue e mi rende entusiasta, tanto da aspettare con trepidazione la prossima puntata, dove finalmente tornerà uno dei miei cattivi preferiti dell’intero Marvel Cinematic Universe: Zemo.
Abbonati ora a Disney+ per seguire The Falcon and The Winter Soldier