L’episodio 6 di The Falcon and the Winter Soldier lascia aperta la strada al nuovo Captain America
Con l’Episodio 6 di The Falcon and the Winter Soldier, si concludono, almeno per il momento, le avventure di Sam e Bucky. Un Mondo, un Popolo, che è sia il motto dei FlagSmashers che il titolo della sesta puntata, è un episodio che chiude gran parte delle trame, lasciando in sospeso alcune cose per il futuro dei personaggi, ma è soprattutto la consacrazione di Sam Wilson come Captain America. Come per WandaVision, sono qui per analizzare l’intera puntata, ragionando su cosa ci potrebbe riservare in futuro, su cosa funziona e su cosa invece non mi ha convinto del tutto. Come ormai ripeto ogni volta prima di iniziare, vi avviso che anche questa volta ci saranno spoiler, quindi non proseguite nella lettura nel caso non abbiate già visto lo show.
L’analisi dell’Episodio 6 di The Falcon and the Winter Soldier sarà probabilmente la più facile da scrivere, perché si tratta di una puntata per la maggior parte action, con ben pochi ragionamenti da fare sul futuro dei Marvel Studios. Non sono mancati però i momenti d’impatto, oltre alle splendide coreografie di combattimento che lodo già in questo paragrafo iniziale. A seguito del classico resoconto sulle puntate precedenti, l’episodio inizia proprio dove si era interrotto il quinto, con l’attacco dei FlagSmashers al consiglio del GRC e Sam (Anthony Mackie) e Bucky ( Sebastian Stan) in arrivo sul luogo.
Karli (Erin Kelliman) ha deciso di andare fino in fondo e non lascerà scampo al GRC. Nel frattempo Bucky viene raggiunto da Sharon Carter (Emily VanCamp), camuffata per non farsi riconoscere (con lo stesso dispositivo usato da Natasha in The Winter Soldier).
Sam sfoggia il suo nuovissimo costume (identico a quello dei fumetti) sfondando una finestra e attaccando i membri dei FlagSmashers. Mentre vengono fatti evacuare i diversi senatori del GRC, il nuovo Captain America affronta Batroc in uno scontro completamente illuminato dalle luci rosse.
Il piano di evacuazione è però una strategia dei FlagSmashers, Sam pare averlo capito, ma è impegnato nel combattimento, mentre Bucky viene raggiunto telefonicamente da Karli, che lo invita a desistere o a unirsi a lei. Ovviamente Bucky rifiuta, ma ormai è troppo tardi, i senatori sono stati divisi in tre gruppi, due camion e un elicottero. Mentre l’ex Soldato d’Inverno insegue i camion in sella a una moto, Sharon elimina un altro degli infiltrati con una bomba acida, mentendo a Sam sui risultati. Captain America atterra Batroc, poi si lancia dalla finestra all’inseguimento dell’elicottero. Usando la nuova tecnologia del costume e il nuovo Redwing, Sam scopre che uno dei membri del GRC sa pilotare l’elicottero. Arriva anche un altro mezzo pilotato dalla polizia di New York, che viene però colpito dal fuoco nemico e rischia di precipitare. Sam salva i due poliziotti parando l’esplosione con scudo e ali, togliendo quindi ogni dubbio sul vibranio presente nel nuovo costume.
Nel frattempo Karli è intenzionata a uccidere gli ostaggi, e in caso a morire per la causa, anche se i suoi ultimi soldati sembrano non essere d’accordo. I FlagSmashers fermano i due camion ma vengono raggiunti da Bucky. Karli per fermare l’Avenger dà fuoco a uno dei mezzi. Prima di scappare però, vengono raggiunti da Walker intenzionato a ottenere vendetta.
Lo scudo fatto in casa però non è efficace, e l’ex- Captain America inizia a subire i colpi dei FlagSmashers, fino a quando si motiva grazie alle medaglie all’onore saldate all’interno dell’arma. Bucky intanto è riuscito a liberare gli ostaggi dal furgone in fiamme e va ad aiutare Walker, lo scontro prosegue in un cantiere.
Nel frattempo Captain America si mette in contatto con l’ostaggio che sa pilotare, e coordinando l’attacco riesce a buttare nell’Hudson Diego e salvare gli ostaggi.
Karli sale a bordo del secondo camion e decide di schiantarlo su Bucky, scappando prima dell’impatto. Walker a questo punto fa una scelta, non insegue la leader dei FlagSmasher e cerca invece di bloccare il camion, lasciando cadere lo scudo. Viene però abbattuto dagli altri Super Soldati, fortunatamente Sam e due (!!) Redwing salvano la situazione, e con il propulsore dello zaino, fermano la caduta del mezzo. La gente accorsa sul luogo lo riconosce come Captain America.
Nel cantiere arriva anche Batroc a interrompere lo scontro con dei fumogeni, permettendo a Karli di scappare. Captain America, Walker e Bucky iniziano l’inseguimento, usando il visore speciale del nuovo Capitano.
Sharon raggiunge Karli, e viene svelato il segreto tanto atteso: la donna è Power Broker. Le due discutono del tradimento di Karli e del furto del siero, Sharon chiede alla ragazza di tornare a lavorare per lei, ma quest’ultima rifiuta proprio mentre vengono raggiunte da Batroc. Il francese non era al corrente dell’identità segreta di Sharon e la minaccia chiedendole il quadruplo della paga, per tutta risposta Sharon lo ricompensa con un proiettile in testa. Anche Karli spara, colpendo Power Broker al fianco, in quel momento le due vengono raggiunte da Sam che inizia a scontrarsi con la leader dei FlagSmasher. Intanto, grazie all’app dei FlagSmashers, Walker e Bucky arrestano i Super Soldati fuggitivi.
Per tutto lo scontro, Sam si limita a incassare i colpi, non vuole combattere, ma sfrutta in maniera ottima il nuovo costume. Purtroppo lo scontro finisce quando Sharon spara a tradimento a Karli, uccidendola.
Sam porta Karli in strada, davanti alla polizia e alla stampa, ci sono anche i membri del GRC che ringraziano il nuovo Captain America. Sam inizia poi il suo primo grande discorso, paragonando il potere dei politici a quello di un titano pazzo in grado di far sparire metà della popolazione solo con uno schiocco di dita. Loro hanno il potere di migliorare il mondo, ed è ora di cominciare a farlo. Si tratta dell’ennesimo passo del personaggio di Sam della consapevolezza di se stesso e del simbolo che rappresenta, ora che indossa i colori di Captain America. Il discorso passa anche da punti molto importanti, come le decisioni per i poveri prese senza i diretti interessati, o le ragioni per cui Karli ha fatto ciò che ha fatto. Tutto il discorso viene trasmesso dal notiziario, e vediamo una carrellata dei personaggi secondari su cui Sam e Bucky hanno avuto impatto.
Sam si ricongiunge con Bucky e Sharon, dove dice a quest’ultima che non ha dimenticato la promessa di farle ricevere la grazia, prima di congedarsi da entrambi.
I Flagsmashers sconfitti e privi del loro leader vengono fatti salire su un furgone diretto al Raft, dove sconteranno la propria pena. Prima di chiudere le porte, la guardia ripete il motto dei terroristi “Un mondo, un popolo” lasciando intendere di essere dalla loro parte. L’inquadratura si allarga e il furgone esplode con sopra i tre super soldati. Sulla collina il maggiordomo di Zemo in auto abbassa un detonatore. Cambio scena, Zemo (Daniel Brühl) è in cella che legge un libro e ascolta la notizia della morte dei Flagsmashers alla radio. Sorride compiaciuto e si sdraia.
Come finisce The Falcon and the Winter Soldier?
La scena cambia e ci mostra l’aula di tribunale in cui John Walker (Wyatt Russel) ha dovuto riconsegnare il nome di Captain America. Walker non è presente ma sua moglie e Val (Julia Louis-Dreyfus) lo stanno aspettando. La contessa lo incita a sbrigarsi, aggiornandolo su cosa abbia fatto Zemo dalla prigione. John finalmente esce e ha indosso un nuovo costume. Val gli dice che gli sta bene, e di tenersi pronto perché tutto sta per cambiare, alla gente non servirà Captain America ma U.S. Agent. Mentre Walker si rallegra con la moglie, Val se ne va invitandolo a tenere acceso il cellulare.
Bucky si reca dal signor Nakajima, e gli confessa di essere lui l’assassino del figlio, una scena molto toccante che culmina con il libretto di Steve lasciato alla psicologa, con tutti i nomi cancellati.
Sam va invece a trovare Isaiah, parlando degli ultimi avvenimenti, porta poi lui ed Eli al museo memoriale di Captain America, in cui è stata allestita un’area per il primo Captain America nero, Isaiah Bradley. La gente non potrà più dimenticare cosa ha fatto, e le lacrime di Isaiah lo dimostrano.
Infine, l’ultimo stacco di questo Episodio 6 ci porta alla barca di Sarah, dove tutti fanno festa (compresi Sam e Bucky). I due spensierati guardano il tramonto, mentre la scena va a nero e il titolo cambia in Captain America and the Winter Soldier. Questo secondo me è forse uno dei punti meno riusciti dell’episodio, avrei cambiato anche l’identità di Bucky, e non solo quella di Sam.
Alla fine dei titoli di coda troviamo la mid-credit, unica scena aggiuntiva della serie.
Nell’aula dove John Walker ha rinunciato al nome di Captain America, è in corso il processo per dare la grazia a Sharon Carter. In aggiunta alle scuse, a Sharon viene concesso un posto nella sua vecchia agenzia (la CIA), posto che la donna accetta più che volentieri.
Fuori dal tribunale chiama un contatto, Sharon ha sì perso i super soldati, ma adesso avrà accesso a tutti i segreti di stato. Così si chiude la seconda serie Marvel Studios.
Con una mid credit posticcia, che poteva essere benissimo affiancata dalla scena dedicata a Zemo e Walker, si conclude invece un prodotto molto buono, che ho trovato di grande intrattenimento.
Una serie molto matura che ha saputo affrontare argomenti seri come il razzismo e l’identità, e portarli verso un pubblico di giovani spettatori, aiutati da delle coreografie tra le migliori del Marvel Cinematic Universe.
Nella serata di ieri è stato svelato che Mark Spellman, sceneggiatore della serie, sta lavorando alla sceneggiatura di Captain America 4. Non è chiaro quindi se rivedremo Sam direttamente nel suo film o se prima ci sarà una seconda stagione, per la quale dovremo comunque aspettare annunci ufficiali.
Non credo che Marvel abbia spinto così tanto sulla figura del nuovo Captain America, per poi parcheggiarlo in panchina fino a un film nel (salvo sorpresa) 2024. Nel frattempo, solo una cinquantina di giorni ci separano da Loki…
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