Vampire: The Masquerade – Justice – La Recensione

Vampire: The Masquerade - Justice

Per coloro che sono cresciuti a pane e giochi di ruolo di stampo cartaceo, Vampire: The Masquerade è senza dubbio uno dei franchise più importanti in circolazione.

Pubblicato per la prima vola nel 1991 grazie al genio di Mark Rein-Hagen, quest’opera dalle atmosfere horror venne subito definita un capolavoro da parte del pubblico e della critica. Un risultato che le permise di vincere l’Origins Award nel 1992 per il “Miglior regolamento per il gioco di ruolo”, consacrandola nel paradiso dei GDR.

Anno dopo anno, come le più infide creature della notte, Vampire: The Masquarade ha saputo adattarsi ed evolversi, espandendo il proprio dominio in tutto il mondo. Ecco che quindi sono approdati sul mercato nuovi TTRPG come Werewolf: The Apocalypse, una serie di giochi da tavolo, fumetti, romanzi e, infine, anche i nostri amati videogiochi. Nonostante il primo titolo, datato 2000, sia stato Vampire: The Masquarade – Redemption, è senza dubbio nel 2004 che la serie fa un balzo qualitativo in avanti all’interno del mercato videoludico. Un balzo possibile grazie a Vampire: The Masquerade – Bloodlines, sviluppato da Troika Games e pubblicato da Activision.

Con la speranza di ottenere lo stesso successo, i ragazzi di Fast Travel Games, già autori di Wraith: The Oblivion – Afterlife e di Cities: VR, hanno deciso di dare vita a Vampire: The Masquerade – Justice. L’idea alla base di questo progetto è quella di portare il lessico del gioco di ruolo cartaceo all’interno di un titolo action pensato per la realtà virtuale. Una mossa con il potenziale per dare vita a un’opera sulla scia di capolavori come Dishonored e che, di conseguenza, ha immediatamente attirato la nostra attenzione. Ma saranno riusciti i dev a farci assaporare le atmosfere tipiche dell’universo di Mondo di tenebra, oppure le nostre speranze sono destinate a bruciare come i vampiri alla luce del sole? Scopritelo nella nostra recensione.

Versione testata: Meta Quest 3

Vampire: The Masquerade - Justice

INTRIGHI E TRADIMENTI A VENEZIA

La trama di Vampire: The Masquerade – Justice parte da un presupposto tutto sommato semplice. Nel gioco interpretiamo, appunto, Justice, un vampiro appartenente al clan dei Banu Haqim in cerca di vendetta in seguito alla morte del suo sire a opera degli Hecata, gruppo di succhiasangue particolarmente interessato alle arti oscure e alla negromanzia. Per compiere la propria missione, Justice dovrà mettere le mani su un prezioso manufatto, sottrattogli proprio da coloro che ha giurato di uccidere. Un giuramento che il nostro protagonista farà di tutto per rispettare e che lo ha spinto a viaggiare sino in Italia, nella splendida Venezia.

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La trama del titolo sviluppato da Fast Travel Games non si concentra tanto sul nostro protagonista, quanto piuttosto su tutti i comprimari che incontreremo nel corso della nostra avventura e sulla magnifica location italiana. Abbiamo trovato la scrittura più che sufficiente, supportata principalmente dal carisma dei vari personaggi secondari come Giovanni ed Elena. Talvolta i dialoghi ci sono parsi un po’ troppo vuoti e altre volte la trama rallenta un po’ per spingerci a giocare di più. In ogni caso, il risultato finale ci è parso comunque più che buono. Altrettanto buona è senza dubbio la longevità generale dell’opera, che supera le dieci ore e che fortunatamente si allontana dagli standard al ribasso di molti titoli VR.

Come già accennato, uno dei punti di forza della storia di Vampire: The Masquerade – Justice è proprio la magica Venezia. Scivolare tra i canali della città e arrampicarci sui tetti per osservare le nostre prede dall’alto ci ha trasmesso una splendida sensazione. Si tratta, infatti, di una location unica e che, senza dubbio, contribuisce allo stupore generale che si prova una volta indossato il caschetto per la realtà virtuale.

Vampire: The Masquerade - Justice

UNA DISCRETA BASE DI PARTENZA

Sensori di movimento alla mano, la recente opera del team svedese ci proietta all’interno di un mondo (di tenebra) dove poterci sbizzarrire nelle azioni stealth. Il titolo, infatti, presenta un hub centrale dal quale dirigersi verso le varie missioni, uccidendo (o aggirando) tutto ciò che incontreremo nel nostro cammino. Il risultato è un buon level design che, però, talvolta non permette al giocatore di sfruttare appieno le abilità di Justice. Questo per colpa di un posizionamento dei nemici troppo lineare e di un basso livello di sfida generale. Livello di sfida che soffre principalmente dell’IA avversaria, tanto stupida da permetterci di scivolare dietro ai vari nemici senza il benché minimo sforzo.

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Nonostante un combat system semplicistico e una serie di abilità che utilizzeremo pochissime volte in partita, Vampire: The Masquerade – Justice riesce comunque a risultare un’opera altamente immersiva. È possibile interagire con diversi elementi di gioco, dai classici cassetti ai vari oggetti sparsi per le mappe. Molto affascinante, per esempio, la possibilità di prendere alle spalle dei nostri avversari, affermando la loro testa e spostandola di lato per poi abbassare il capo e succhiare il sangue dal collo. Un’azione che, più di una volta, ci ha regalato grandi emozioni. Peccato, però, per qualche glitch grafico che, soprattutto prima delle ultime patch, faceva spesso cadere a terra gli oggetti che stringevamo in mano. Ora la situazione è nettamente migliorata, ma è innegabile che il tutolo non possa ancora definirsi del tutto “pulito”.

Insomma: il gameplay non è certo il punto di forza del titolo targato Fast Travel Games, ma tutto sommato riesce a divertire. Si tratta di una discreta base di partenza dalla quale partire per un eventuale seguito. Seguito che, a questo punto, speriamo possa presto divenire realtà.

Vampire: The Masquerade - Justice

LA FORZA DEGLI INCUBI

Da un punto di vista estetico, Vampire: The Masquerade – Justice su Meta Quest 3 è un vero gioiello. Impossibile, infatti, non rimanere sorpresi di fronte alla bontà dei modelli poligonali e dei giochi di luce, che ricreano un’avventura dannatamente immersiva. Come se non bastasse, i dev hanno lavorato molto bene sui colori e sul setting, dando vita a un’opera interessante anche stilisticamente. Nella media, invece, il comparto sonoro. La soundtrack ci ha accompagnati per tutta la durata dell’avventura, ma senza rimanerci mai in testa. Il doppiaggio in inglese, invece, ci è piaciuto, ma anche in questo caso non abbiamo mai gridato al miracolo. Segnaliamo, infine, che il titolo manca della localizzazione nella nostra lingua. Una “pecca” che, visto l’alto numero di documenti da leggere, potrebbe disincentivare i meno avvezzi alla lingua inglese. Sia chiaro: stiamo parlando comunque di un inglese basilare, ma potrebbe risultare comunque fastidioso per i non anglofoni.

Vampire: The Masquerade – Justice è un buon primo episodio. Un titolo che dimostra come Mondo di tenebra si adatti perfettamente al mercato della realtà virtuale. Fast Travel Games ha confezionato un’opera visivamente sontuosa e interessante sul piano narrativo, scivolando però su alcuni aspetti ludici come la difficoltà generale e le boss fight, spesso deludenti. In ogni caso speriamo che questi difetti possano essere limati in un eventuale secondo episodio. Se amate i vampiri e le atmosfere dark, comunque, non abbiate quindi alcun dubbio e mettetevi pure in viaggio: Venezia vi aspetta.

Vampire: The Masquerade – Justice è disponibile su Meta Quest 2, Meta Quest 3, Meta Quest Pro e PlayStation VR2.

Vampire: The Masquerade - Justice
Pro
Il fascino dell'universo di Mondo di tenebra è tangibile
Narrativa interessante
Graficamente e stilisticamente ispirato
Contro
Il gameplay non ci ha mai spinti a sperimentare nuove soluzioni
Boss fight mediocri
Sono ancora presenti alcuni sporadici bug
7.5
Voto