WandaVision Episodio 4: Interrompiamo questo Programma, La Recensione

Il quarto episodio di WandaVision ci offre uno sguardo diverso su Westview

Wandavision Episodio 4

L’episodio 4 di WandaVision si distacca nettamente dagli altri tre, e ci offre uno sguardo diverso su Westview.

 

L’episodio 4 di WandaVision intitolato Interrompiamo questo programma è stato pubblicato puntualissimo alle 9 di questa mattina su Disney+. Proprio come anticipato dagli attori in alcune interviste pubblicate dopo la puntata precedente, Interrompiamo questo programma inizia a chiarire alcune cose, mostrandoci un punto di vista diverso su Westview. Prima di addentrarmi nei dettagli dell’episodio, vi avviso che ci saranno spoiler, quindi non proseguite nella lettura nel caso non abbiate già visto lo show.

 

Questo quarto episodio parte subito premendo il piede sull’acceleratore: abbandoniamo Westview e siamo in una camera d’ospedale, dove assistiamo al ritorno dal Blip di Monica Rambeau (Teyonah Parris) e degli altri abitanti scomparsi con lo schiocco di Thanos. I primi minuti dell’episodio 4 di WandaVision ci ritrascinano a tutti gli effetti all’interno del Marvel Cinematic Universe, in una puntata che, come capiremo pochi istanti dopo, ci parlerà dello Sword.

Monica scopre che purtroppo sua madre non c’è più, e che nei cinque anni passati lo Sword ha quasi abbandonato le indagini spaziali. A capo dell’organizzazione c’è Tyler Hayward (Josh Stamberg) che come primo incarico chiede a Monica di aiutare l’FBI ad indagare su una sparizione in New Jersey.

Ai confini di Westview, Monica incontra Jimmy Woo (Randall Park) che la aggiorna sulla misteriosa sparizione dell’intera cittadina. Nessuno sembra ricordarsi di Westview, nemmeno i poliziotti della vicina Eastview. Mentre la nuova coppia indaga, scopre una specie di barriera che al contatto assorbe Monica.

 

wandavision episodio 4

 

Sappiamo benissimo cosa è successo poi a Monica, ma l’episodio prosegue dal punto di vista dello Sword, che raggiunge Jimmy Woo all’esterno di Westview. Qui rincontriamo anche Darcy ( Kat Dennings) convocata per indagare sulle radiazioni cosmiche emesse dalla cupola. Proprio la collega di Jane Foster scoprirà uno strano segnale che trasmette una sitcom anni ’50 con protagonisti due degli Avengers. Lo sviluppo delle indagini dello Sword ripercorre i primi episodi dello show, e lo fa in pieno stile Marvel Studios: l’azione lascia spazio anche a qualche battuta, ma riesce a tenerti incollato allo schermo senza annoiare.

 

Leggi la recensione dei primi tre episodi di WandaVision

 

Scopriamo chi era l’apicoltore, come Woo si è messo in contatto tramite radio, e iniziamo a farci un’idea su cosa sta succedendo alla cittadina. In tutto questo mi piace pensare che l’agente Woo rappresenti noi spettatori, mentre sulla lavagna scrive le domande senza risposta di questa stranissima sit-com fuori dal tempo e dallo spazio.

L’episodio prosegue senza intoppi, siamo arrivati agli anni ’70, e i nostri agenti assistono al confronto tra Wanda e Monica, rivediamo la scena da un altro punto di vista, con la Rambeau che viene sbalzata fuori da Westview senza possibilità di replica. Abbiamo ancora un attimo di spazio per Wanda (Elizabeth Olsen) che passa da furiosa a moglie perfetta, mentre Visione (Paul Bettany) rientra in casa.

 

Wandavision

 

Qui l’ennesimo cambio di registro, Visione parla ma il suo corpo è esanime, senza vita come quando Thanos gli strappò la gemma della mente. Con un altro sapiente taglio della regia (o della strega scarlatta), Visione ritorna quello di sempre, ma il seme di cosa abbia fatto Wanda per riportarlo in vita è ormai piantato tra i pensieri dello spettatore. L’episodio si chiude esattamente come il terzo, con Monica sdraiata sull’erba circondata dallo Sword. Questa volta però la donna parla e rivela che la causa di tutto è Wanda stessa.

Così termina anche il quarto episodio di WandaVision, puntata che si distacca dalle prime tre e che per forza di cose quindi risulta meno straniante. Interrompiamo questo programma è per l’appunto un’interruzione, quel segnale che forse a qualcuno serviva per capire che è comunque tutto collegato, come d’altronde Marvel Studios ci ha abituato negli scorsi 11 anni.

 

 

Nella recensione dei primi tre episodi avevo rimandato il giudizio su Teyonah Parris, che nei primi minuti di questa puntata riesce a convincermi e a farmi provare empatia verso la sua Monica Rambeau. È stato un piacere rivedere sia Randall Park che Kat Dennings, e i due funzionano molto bene insieme. Al momento, su quattro episodi, c’è ben poco di negativo da evidenziare, e se il ritmo rimarrà questo anche per la seconda metà della serie, ci troveremo davanti davvero uno dei migliori prodotti Marvel Studios.

WandaVision è disponibile in esclusiva su Disney+, puoi abbonarti qui!