L’episodio 9 di WandaVision chiude una storia di perdita e si focalizza sull’andare avanti
Così come è iniziato, siamo ormai all’ottava settimana e all’episodio 9 di WandaVision, l’ultimo, che ironicamente si intitola Finale della serie. Dubbi, segreti e power up trovano spazio nei 50 minuti che compongono la puntata disponibile da questa mattina su Disney+. Come di consueto dunque procediamo all’analisi, riassunto e recensione di questo finale, tra punti forti e deboli, una messa in scena che fa impallidire le altre produzioni super eroiche televisive. Come nelle scorse settimane, vi avviso che anche questa volta ci saranno spoiler, quindi non proseguite nella lettura nel caso non abbiate già visto lo show.
Il consueto riassunto ci fa rivivere gli ultimi momenti degli episodi 7 e 8, riportandoci in men che non si dica allo scontro tra Wanda (Elisabeth Olsen) e Agatha (Kathryn Hahn) che tiene ancora in ostaggio i due gemelli. Fuori dalla cantina però, i poteri di Wanda funzionano, e l’Avenger libera i propri figli con un colpo ben assestato. I gemelli si allontanano mentre Agatha spiega come può assorbire la magia altrui, soprattutto da chi non se la merita. Wanda nota infatti che la sua mano è invecchiata precocemente, dopo che l’ex vicina ficcanaso ha assorbito i suoi colpi scarlatti. Una cosa molto simile accade in uno degli ultimi cicli di Scarlet Witch (Robinson, 2015), dove la strega paga l’utilizzo dei propri poteri con la propria l’età interiore.
Agatha chiede a Wanda, anche con una certa cortesia, di consegnarle i poteri, in cambio le lascerà Westview così com’è, intatta nell’illusione, l’Avenger risponde prontamente parcheggiando la propria auto in faccia alla strega e scagliandola contro la casa. Dopo una breve citazione al Mago di Oz, arriva un terzo elemento sul campo di battaglia.
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Si tratta del Visione bianco (Paul Bettany) visto nella mid-credit dell’Episodio 8. Sebbene Wanda lo riconosca subito, Visione non ha sentimenti, e cerca di ucciderla come da ordini, viene però prontamente fermato dalla sua controparte di Westview, che lo scaglia via e si prepara allo scontro.
Mentre Wanda insegue Agatha nella piazza di Westview e Visione affronta se stesso nei cieli, torniamo finalmente a Monica (Teyonah Parris) prigioniera del finto Pietro (Evan Peters). Lo zio P vive in una soffitta piena di riferimenti agli anni ’80, ma non permette alla donna di scappare per aiutare Wanda e Visione.
Nel frattempo, Jimmy Woo (Randall Park) è stato arrestato un’altra volta dagli agenti dello Sword. Hayward (Josh Stamberg) gli svela il suo piano: dare la colpa a Wanda del risveglio di Visione bianco, sconfiggerla e prendersi il merito di aver recuperato il sintezoide. Il capo dello Sword è talmente sveglio che non si accorge che Jimmy, nel farlo parlare, riesce a rubargli il telefono per chiamare aiuto da Quantico. L’agente migliore di tutta la serie, una volta lasciato solo, si libera dalle manette con un trucco di magia e chiama rinforzi.
Torniamo a Westview dove Wanda ha finalmente raggiunto Agatha, quest’ultima appare e inizia a raccontare del Darkhold, il libro dei dannati, sul quale si parla proprio di Scarlet Witch. Più forte dell ostregone supremo, non ha una congrega, non ha bisogno di incantamenti, è la magia più forte e pericolosa di tutte. Wanda ripete più volte che non è lei e Agatha contrariata inizia a risvegliare i cittadini di Westview. Uno dopo l’altro, Dottie e gli altri circondano Wanda, chiedendo pietà.
Di nuovo nella soffitta di Pietro, dove Monica scopre finalmente la vera identità del presunto fratello di Wanda. E non proviene da nessun multiverso, si tratta di un semplice cittadino di Westview di nome Ralph Bohner, che è stato sottomesso dai poteri magici di Agatha, proprio come ci aveva detto quest’ultima negli scorsi episodi. Monica riesce a liberare il ragazzo dall’incantesimo, spezzando la collana di perle al suo collo. Nel mentre Billy e Tommy sentono che la loro mamma ha bisogno di aiuto e decidono di raggiungerla.
Torniamo a Wanda che sta cercando di calmare gli abitanti di Westview. La pressione si fa papabile, l’Avenger non riesce a tranquillizzarli e gli animi si infervorano. Wanda non si controlla e inizia a strozzarli tutti contemporaneamente per un breve istante, prima di decidere di aprire l’ESA e far scappare tutti. Dall’esterno, lo Sword inizia l’invasione coi mezzi pesanti, mentre Visione precipita e inizia a frantumarsi. Lo stesso accade ai gemelli, che hanno raggiunto Wanda nella piazza. La donna richiude l’ESA prima che sia troppo tardi.
Gli attori si stanno radunando sul palcoscenico. Da un lato la famiglia di Wanda e Visione, dall’altro i soldati dello Sword, Agatha e il Visione Bianco. I due sintezoidi spostano il proprio conflitto nella biblioteca di Westview (che avevamo già visto ai tempi dell’episodio 2). Qui assistiamo a quello che è , a mio parere, uno dei due momenti migliori dell’Episodio 9 di WandaVision. Lo scontro passa infatti da fisico a verbale, con Visione che cerca di far ragionare Visione Bianco sulla sua vera natura.
Nel frattempo, Wanda attacca Agatha, dimostrandole di aver imparato il teletrasporto, mentre i gemelli umiliano quei mentecatti dei soldati Sword coi propri poteri. Hayward, furente decide quindi di sparare ai bambini (cioè qual è il tuo problema?) ma i proiettili vengono deviati da Monica, che utilizza i suoi nuovi poteri a difesa dei gemelli. Hayward decide quindi di investire tutti (ma sei serio?) ma viene fermato da una ritardataria Darcy (Kat Dennings), che blocca il mezzo Sword con il furgone.
I due Visione si confrontano intanto sul paradosso della nave di Teseo, al termine del quale il Visione di Westview risveglia i ricordi rinchiusi nel database dell’insensibile, dopo quest’operazione, il bianco se ne va, memore di tutta la sua vita (e morte). Dove? Al momento non ci è dato saperlo. Ho letteralmente adorato questo confronto, pur essendo il famoso cameo con l’attore con cui Paul Bettany voleva recitare un enorme troll, mi è piaciuta la risoluzione della sotto trama e l’apertura al futuro.
Siamo finalmente al confronto finale: Wanda si materializza dietro Agatha e le entra nella mente, così come fece con Tony Stark e gli Avengers in Age of Ultron. Torniamo a Salem, nel 1692, con Agatha circondata dai cadaveri prosciugati della sua congrega. I corpi si rialzano, ma non attaccano la strega, bensì si avvicinano a Wanda, sussurrando Scarlet Witch. Wanda viene messa al rogo, il diadema scarlatto appare sulla sua fronte, e Agatha le ripropone il patto.
L’illusione si scioglie, le due sono nuovamente tra i cieli scarlatti di Westview. Wanda lancia un altro paio di colpi, ma Agatha li schiva facilmente e questi si infrangono sull’ESA. La strega ha troppo esperienza, a Wanda non resta che arrendersi e lasciar assorbire tutto il potere all’avversaria.
Ovviamente era una trappola, l’incantesimo non può essere cambiato una volta lanciato, e Wanda c’è caduta con tutte le scarpe, almeno apparentemente. I colpi non andati a segno infatti servivano per posizionare le rune sull’ESA, impedendo ad Agatha di utilizzare qualsiasi tipo di magia. Scarlet Witch è stata risvegliata, il nuovo costume di Wanda si mostra in tutta la sua magnificenza mentre Agatha viene sconfitta e viene tramutata nella vicina ficcanaso di Westview. La giusta punizione, fino a quando non servirà risvegliarla.
Rimane solo una cosa da fare, distruggere l’ESA e liberare tutti, anche se questo significa perdere per sempre la propria famiglia. La barriera inizia a restringersi mentre Wanda, Visione ei gemelli tornano a casa. Questo è il secondo momento migliore della puntata e probabilmente tra i più belli della prima serie Marvel Studios.
Dopo aver messo a dormire i gemelli, consci che non li rivedrà più, Wanda scende in salotto e inizia a spegnere le luci, come si faceva nelle ultime puntate delle sit-com anni ’90. Ma Visione riaccende le luci, vuole dirle addio vedendola. Scopriamo infine, in attimi struggenti, che è stato ricreato con i rimasugli della gemma della mente presente ancora in Wanda, ma è soprattutto il suo amore. I due si salutano per un’ultima volta, prima che l’ESA scomparva per sempre.
Wanda è rimasta sola, e dopo essersi congedata da Monica e dall’odio degli abitanti di Westview, se ne va. I titoli di coda scorrono, fino alla prima scena mid-credit, in cui Jimmy e Monica parlano di Darcy , fuggita per non avere beghe diplomatiche, e poi con un agente federale che porta la stessa Monica nel cinema.
Qui, il soldato si rivela essere uno Skrull, confidando a Monica che è richiesta da un amico di sua madre, su, nello spazio. Si tratterà di Nick Fury o di Carol Danvers?
La seconda e ultima scena dopo i titoli di coda, ci porta in un luogo sperduto in cui, all’esterno di una cascina di legno Wanda sta bevendo un te caldo. All’interno, la stessa Wanda in proiezione astrale, ma col costume da Scarlet Switch, sta studiando il Darkhold, fin quando sente le voci dei gemelli.
E così finisce WandaVision, mandando in fumo numerosi sogni di multiversi e teorie più o meno convincenti fatte nelle ultime otto settimane.
Il nono episodio della prima serie Marvel Studios è fin troppo sbrigativo, facendo sparire il personaggio di Darcy e mandando definitivamente allo scatafascio Hayward e lo Sword (sperando che almeno quest’ultimo si riprenda).
Nonostante questo però, è un ottimo finale in perfetta linea con il resto della serie: ci racconta una storia di perdita, di dolore, e di conseguente accettazione di entrambi, per poter rinascere e andare avanti. Elisabeth Olsen e Paul Bettany mettono in scena due dei migliori personaggi dei Marvel Studios, dandogli una concretezza che purtroppo nei film mancava o non era del tutto evidente. E questo, cari miei lettori, è molto più importante di qualsiasi teoria disillusa.
Alcune risposte probabilmente non arriveranno mai, perse per sempre con i primi episodi di WandaVision, forse segno del fatto che le domande non erano tutte così importanti, altre invece potrebbero trovare risposta in futuro. La prima serie Marvel Studios resta un ottimo prodotto per i fan Marvel e soprattutto un superbo inizio per la Fase 4, multiversi o meno.