MOONRISE KINGDOM
A cura di Eleonora Giovannini
Moonrise kingdom, uscito nel 2012 e diretto da Wes Anderson ha come protagonisti un gruppo di bambini scout. Tra questi, Sam, metterà in atto una vera e propria “fuga d’amore” con una ragazzina, Susie.
Ambientato negli anni ’60, le vicende si svolgono in un’isoletta popolata da diversi campi scout e piccoli villaggi. Sam e Susie si conoscono ad una recita e subito scatta qualcosa che li porterà a diventare, prima amici di penna, e poi complici. Ma perché i due protagonisti decidono di scappare? Entrambi vivono due situazioni familiari difficili, Sam è orfano dei genitori, mentre Susie sa che la madre tradisce il padre con il poliziotto della cittadina in cui vivono. Vogliono ritrovare insieme l’infanzia strappatagli che li ha portati a crescere e maturare prima del tempo.
Il loro amore è molto maturo rispetto all’età che hanno, proprio perché sanno comprendersi e capiscono il dolore che entrambi vivono. La giovinezza adulta di Sam e Susie ci sa regalare un’atmosfera di fiaba, un mondo idealistico e fantastico, in opposizione a quello squallido e meschino dei grandi. È una fiaba per adulti recitata da bambini. La trama, ricca di avventura, ironia e no sense, è incastonata in una regia sublime, solo come Wes Anderson riesce a fare. Colori caldi, inquadrature paesaggistiche e simmetria, sono le caratteristiche di una fotografia che incanta.
Bella anche la colonna sonora composta da Alexandre Desplat, il quale ha voluto includere pezzi cantati dalle voci bianche del repertorio di Benjamin Britten.
YouTube, 1h e 35 minuti
BREVE TRAMA
Isola di New Penzance, New England, 1965. Sam Shakusky è un orfano dodicenne che fa parte dell’associazione fittizia Khaki scout nel Campo Ivanhoe, guidato dall’esploratore veterano Randy Ward. Suzy Bishop invece vive con la sua famiglia composta da tre fratellini, la madre Laura e il padre Walt. Sam e Suzy si sono incontrati l’estate precedente e hanno cominciato a tenersi in contatto con le lettere, finendo così per innamorarsi e decidendo poi di incontrarsi l’estate successiva per fuggire di nascosto insieme lungo l’antico sentiero dei Chickchaw, una tribù indiana.