Nonostante l’azienda nota come The Lego Group sia stata fondata nel 1932, la produzione dei mattoncini che tutti noi conosciamo ha inizio solamente nel 1949.
Per essere precisi, questi mattoncini venivano inizialmente chiamati Automatic Binding Bricks ed erano simili a quelli che utilizziamo oggigiorno. Per veder nascere la forma “finale” dei LEGO, infatti, dobbiamo attendere il 1958, anno nel quale gli ingegneri danesi perfezionarono l’idea iniziale, aggiungendo i piccoli cilindri presenti nella parte inferiore dei pezzi e permettendo così di collegarli più facilmente tra loro. Ora finalmente questo piccoli blocchetti di plastica potevano rispecchiare il loro nome. LEGO, infatti, viene dal danese “leg godt”, ovvero “gioca bene”.
Nel corso del tempo, i LEGO non solo sono diventati un fenomeno di culto tra le persone di qualsiasi età, ma hanno ispirato persino altri media. Media come i film e, ovviamente, i videogiochi.
I videogiochi LEGO si suddividono principalmente in due filoni: da un lato le opere originali e, dall’altro, quelle tratte da licenze importanti come Batman, Harry Potter e Il Signore degli Anelli. Oggi siamo qui per parlarvi di uno degli ultimi esponenti della prima categoria: LEGO Bricktales. Pubblicato nel 2022 su qualsiasi piattaforma, Bricktales è un puzzle adventure che mescola l’esplorazione di zone tratte dai set LEGO più famosi, con delle sezioni di gioco dove l’utente è spinto proprio a creare dei veri modellini con i quali risolvere determinati enigmi. Perché parlare ancora di questo gioco, se è uscito più di un anno fa? Perché dal 7 dicembre 2023 LEGO Bricktales è approdato anche su Meta Quest 2 e Meta Quest 3, trasportando così i celeberrimi mattoncini nel mondo della realtà virtuale.
Potevamo forse esimerci dal tuffarci nuovamente in questa avventura sviluppata da ClockStone Studio? Ovviamente no! Ecco perché qui sotto trovate la nostra recensione di questa nuova iterazione dell’allegra avventura pubblicata da Thunderful lo scorso anno.
Versione testata: Meta Quest 3
LA FORZA DELLE EMOZIONI
LEGO Bricktales ci mette nei panni di un ragazzo che decide di andare a trovare suo nonno, uno scienziato che ha costruito il proprio laboratorio sotto un parco divertimenti. Durante la visita, però, qualcosa va storto e da un portale esce un misterioso robottino, che rivela di aver attraversato le dimensioni in seguito a un esperimento dell’anziano proprietario del parco. Dimensioni che, a quanto pare, contengono un potente materiale in grado di ripristinare il luna park, ormai trasandato e a rischio di esproprio. Il nostro eroe partirà quindi per una grande avventura alla ricerca di alcuni speciali mattoncini magici, con lo scopo di evitare che il laboratorio del nonno finisca in mano alla malvagità della burocrazia.
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Come potete vedere, la trama è tanto surreale, quanto semplicistica. Nonostante ciò, è innegabile che la leggerezza che pervade l’intero titolo abbia un che di rilassante. LEGO Bricktales, infatti, è un gioco perfetto per tutte le fasce di età, ma che strizza costantemente gli occhi a un pubblico più giovane. Un pubblico ancora “puro”, ben lontano dalle reali amarezze della vita. In questo modo, i bambini potranno comunque sentirsi a casa, mentre gli adulti potranno ricordare com’era vivere in un mondo senza troppe complicazioni. Insomma: nelle tredici ore di durata ci siamo spesso divertiti grazie a un umorismo spensierato e, più in generale, grazie al mood tipico delle produzioni LEGO.
IL POTERE DELL’IMMAGINAZIONE
Come abbiamo già avuto occasione di accennare, LEGO Bricktales è un titolo che ibrida il genere puzzle e quello adventure. Il giocatore, infatti, sarà chiamato a muovere il proprio personaggio (personalizzabile in tutto e per tutto) all’interno di diorami provenienti dai vari set LEGO. Esplorando questi ambienti potremo raccogliere collezionabili, sbloccare aree segrete e, soprattutto, risolvere enigmi sparsi per tutta la mappa. Il fascino dell’esplorazione, però, sta nella possibilità di afferrare letteralmente il diorama di fronte a noi e di ruotarlo con le nostre mani. Una magia possibile grazie a questa nuova versione del gioco per la realtà virtuale. Un po’ come già accaduto con Moss, muovere la telecamera sarà quindi fondamentale per scoprire ogni anfratto della mappa, permettendoci così di completare i vari livello al 100%.
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Per quanto riguarda i puzzle, invece, ammettiamo di essere rimasti più volte a bocca aperta. Il gioco richiede spesso che vengano costruite delle strutture per svolgere determinati compiti. Il giocatore deve quindi utilizzare i pezzi LEGO a propria disposizione per dare vita all’opera richiesta, in modo da riuscire a procedere nell’avventura. Vi facciamo un esempio: il nostro protagonista deve superare un crepaccio, ma il ponte si è rotto? Bene, dovremo prendere i nostri fidati mattoncini per creare un nuovo ponte e riuscire così a oltrepassare l’ostacolo. Più saremo bravi “ingegneri” e più il risultato sarà gradevole da vedere sul diorama.
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LEGO Bricktales sembra un gioco pensato per la realtà virtuale. La semplicità con la quale è possibile compiere ogni azione è sconvolgente e ammettiamo di esserci divertiti così tanto a creare oggetti con i mattoncini colorati da voler perdere ore aggiuntive nella modalità “costruzione libera”. Siamo di fronte, infatti, all’ennesima prova che dimostra come l’azienda danese nata nel 1932 sia riuscita a trovare una forma d’arte in grado di spingere l’utenza alla creatività. Una magia senza eguali, che ha reso i LEGO il successo straordinario che tutti conosciamo.
LA MAGIA DEL META QUEST 3
Da un punto di vista visivo, LEGO Bricktales non si discosta tanto dagli ottimi titoli LEGO visti negli ultimi anni. Modelli e ambienti sono ricreati grazie ai mattoncini colorati, risultando sempre estremamente piacevoli alla vista. La vera magia, questa volta, è data dalla potenza di Meta Quest 3. Il titolo, infatti, non è solo giocabile in realtà virtuale, ma anche grazie alla mixed reality. Abbiamo posizionato i vari diorami sopra il tavolo del nostro salotto, tenendo acceso il passthrough e interagendo con le altre persone mentre continuavamo la nostra avventura. Questa possibilità ibrida è semplicemente sensazionale e, per un titolo come quello proposto da ClockStone Studio, si tratta di una vera e propria marcia in più.
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Sottotono, purtroppo, il comparto audio, che presenta musiche monotone e, per quanto coerenti con l’atmosfera, spesso noiose o dimenticabili. Piccola chicca finale per i non anglofoni: il gioco è interamente tradotto in italiano, con buona pace di chi non mastica l’inglese.
LEGO Bricktales è stata una vera e propria rivelazione. Un titolo che avremmo rischiato di bollare come “troppo semplice” o “per un pubblico più giovane”, ma che in realtà ci ha regalato molte ore di grande divertimento. La possibilità di giocare con i LEGO in VR è qualcosa che non avremmo mai sognato di volere così tanto e i numerosi enigmi che ci siamo trovati a superare hanno saputo intrattenerci grazie a un livello di sfida via via sempre più intenso. L’aggiunta della mixed reality di Meta Quest 3 completa il quadro generale che rende LEGO Bricktales un must have per chiunque sia in possesso di un visore Meta. Un titolo divertente e spensierato, ma allo stesso tempo creativo e complesso. Un’opera che rispecchia alla perfezione la filosofia LEGO.