Hocus Pocus 2: la Recensione

Le streghe di Hocus Pocus tornano su Disney+ con un sequel

Hocus Pocus 2, ecco la Recensione del sequel

Tremate, tremate, le streghe son tornate!
Come non iniziare ottobre, il mese della “spooky season” per eccellenza, con Hocus Pocus 2? Ebbene sì, si tratta proprio del sequel del 1993 con protagoniste le sorelle Sanderson Winifred, Mary e Sarah, qui tornate dall’oltretomba nella Salem del 2022. Il film vede la regia di Anne Fletcher, mentre la sceneggiatura è a cura di Jen D’Angelo.

La trama

Salem 2022: sono trascorsi 29 anni dopo gli eventi narrati nel primo film ed è il compleanno della giovane Becca. Le sue due migliori amiche sono Izzy e Cassie (la figlia del sindaco). Mentre con Izzy si prepara alla serata di Halloween, con Cassie i rapporti si sono raffreddati da diversi mesi a causa del ragazzo di lei, Mike. Al negozio di articoli magici, il proprietario Gilbert dona a Becca una candela da usare nel suo consueto rituale di compleanno. Nella foresta Izzy e Becca riportano senza volerlo le sorelle Sanderson dall’oltretomba, ancora più confuse dai tempi moderni ma determinate a vendicarsi di Salem.

Sicuramente, il nuovo Hocus Pocus può definirsi un film riuscito, con tanti momenti divertenti che sanno ben smorzare quelli più horror, amalgamandosi perfettamente alla storyline principale. Così come l’originale, anche stavolta le tre streghe protagoniste Winifred, Mary e Sarah – interpretate da Bette Midler, Kathy Najimy e Sarah Jessica Parker – riescono a imporsi sullo schermo, grazie alla loro freschezza e diabolica ironia. Anche la messa in scena è convincente: le atmosfere sinistre e le magie spettacolari sono senza dubbio ben riuscite.
Tuttavia, non siamo di fronte a una pellicola esente da difetti, anzi, anche se complessivamente risulta godibile, i pregi sono ben pochi, tanto da farci rimpiangere il primo Hocus Pocus. Per l’ennesima volta è lecito chiedersi: ma è proprio necessario far rivivere successi del passato, se poi il risultato finale è il più delle volte scialbo e non memorabile?

Senza incorrere in fraintendimenti, per i fan i lunga data è sicuramente bello tornare a vedere le Sanderson di nuovo insieme, ma trovo che l’ormai abusato “effetto nostalgia”, gli omaggi e le strizzate d’occhio al primo film siano stati un po’ troppo evidenti e soprattutto non necessari in alcuni momenti. Altro punto a sfavore sono stati i numeri musicali, davvero fuori luogo e forzati, dando così l’impressione che la storia spingesse in due direzioni opposte, creando confusione nello spettatore e rendendogli difficile capire quale trama prevalesse sull’altra. In generale, comunque, sono stati davvero pochi i momenti memorabili ed è un vero peccato.
Anche per quanto riguarda la performance di Sarah (la strega) ho riscontrato qualche problema. Se Bette Midler e Kathy Najimy sono tornate a calarsi perfettamente nei rispettivi ruoli, lo stesso non si può dire di Sarah Jessica Parker, che – oltre a peccare di overacting – ha messo in scena una protagonista un po’ troppo superficiale, come se l’attrice stessa non fosse riuscita a calarsi nei panni di Sarah (perdonate il gioco di parole) finendo per sminuirla. Probabilmente si è tratto di un problema di scrittura, chi può dirlo.

Al contrario, le nuove giovani protagoniste – Becca, Izzy e Cassie – si sono dimostrate davvero capaci, in grado di reggere una storyline che nel complesso ho trovato mal concepita, banale, piatta e seriamente carente da molti punti di vista. Paradossalmente, lo spettatore non ha tempo per conoscerle; questo perché non sono state sufficientemente sviluppate e la crescita dei rispettivi personaggi è assente. Pur essendoci del potenziale – e nonostante si capisse dove gli autori volevano andare a parare – non è stato sfruttato a pieno, ottenendo così una linea narrativa e tre protagoniste che svaniscono se accostate alle sorelle Sanderson.

Nel complesso, l’impressione generale è che si sia cercato troppo di soddisfare i desideri dei fan, senza lasciare che la storia avesse una propria autonomia rispetto all’originale del 1993, magari distaccandosi pure, perché no, non sarebbe stato necessariamente un male. Si è voluto, insomma, andare sul sicuro, ma a quale prezzo?
Ad aggiungersi a queste storture, “l’arco di redenzione” del libro nero di magia, la cui natura malvagia viene sminuita, perdendo di ogni credibilità. Si tratta di un manufatto dato a Winnie da Satana in persona, perché mai affidarlo nelle mani di una giovane strega alle prime armi? Non c’è nulla di buono in quel libro e le sorelle Sanderson dovrebbero saperlo bene.

Conclusioni

Per concludere, Hocus Pocus 2, purtroppo, non è altro che l’ennesimo prodotto commerciale targato Disney che gioca tantissimo sull’effetto nostalgia, senza però imporsi minimamente come lungometraggio degno di nota. Rivive nell’ombra di ciò che è stato, senza neanche provare a dare allo spettatore qualcosa di non visto. Troppo pochi gli slanci innovativi.
Un film che di certo è adatto a grandi e piccini, da vedere sul divano il 31 ottobre con tanto di tazza di cioccolata in mano, ma siamo sicuri che non conquisterà i fan di vecchia data.