Marvel’s Iron Man VR Recensione
Quando penso al mio rapporto con il PlayStation VR di Sony, l’unico paragone che mi viene in mente è quello di un amore estivo. Ti conosci, ti innamori, ti entusiasmi ma dopo il momento euforico iniziale tutto finisce e sei costretto a tornare alla tua vita di tutti i giorni, con in testa però il ricordo di quei momenti e le domande su come le cose sarebbero potute andare diversamente. Non nego che per affrontare questa recensione ho dovuto aprire l’ultimo cassetto del mobile e togliere strati di polvere da quell’oggetto che mi aveva fatto godere di una delle esperienze videoludiche più belle della mia vita con Resident Evil 7. Il supporto al visore da parte di Sony è stato continuo con parecchi titoli però decisamente sottotono tranne forse per la parentesi Blood and Truth e Beat Saber.
Non potevo però mancare alla chiamata di Marvel e lasciarmi scappare l’occasione di indossare l’armatura di Tony Stark con questo Marvel’s Iron Man VR disponibile ufficialmente a partire dal 3 Luglio e giocabile unicamente con il Playstation VR e due PS Move.
Io sono Iron Man
Inutile girarci troppo intorno, il titolo sviluppato da Camouflaj è quanto di più vicino al diventare Iron Man potrete provare (almeno nell’immediato futuro) e la sensazione data è veramente magnifica. Fin da subito vi ritroverete quindi all’interno della armatura di Tony per prendere familiarità con il sistema di volo e su questo punto il team di Camouflaj ha compiuto un mezzo miracolo. Utilizzando i trigger dei move azioneremo i propulsori nelle mani che ci consentiranno di muoverci a 360° all’interno dell’area di gioco con una precisione che onestamente mi ha lasciato senza fiato. Per girarsi lateralmente nell’area di gioco avremo a disposizione due possibili approcci, o premendo i tasti quadrato e triangolo sui move, soffrendo del cambio di visuale con un leggero flash a schermata nera o ruotandoci noi stessi di 360° sul posto. La seconda modalità risulta ovviamente più comoda, veloce ed immersiva ma qui ci troviamo subito di fronte al primo problema. La dinamicità e la possibilità di movimento nel gioco sono infatti si elevatissime ma ruotando sul posto vi ritroverete praticamente subito attorcigliati allo scomodissimo cavo del visore, obbligandovi così a stoppare temporaneamente la sessione di gioco per cercare di districarvi via dalla “stretta del boa”.
Proseguendo con la storia si guadagneranno diversi punti da “spendere” per acquistare potenziamenti dell’armatura e nuove armi disponibili. La varietà e la moltitudine dei nemici in ogni area di gioco vi costringerà ad utilizzare tutto il vostro arsenale a disposizione per evitare di venire sopraffatti. Manovre evasive, missili ad inseguimento, pugni, colpi dai propulsori ed il super raggio sparato dal Reattore Ark nel petto dell’armatura faranno quindi da padroni nei combattimenti e sarà compito del giocatore scegliere il colpo giusto per ogni nemico evitando di rimanere rapidamente “a secco”. Dal garage di casa Stark potremo quindi potenziare le nostre armi e personalizzare la nostra armatura con diverse skin sbloccabili in game. Da fan delle armature un po’ ammetto di aver storto in naso notando che si trattava sempre e solo di una mera ricolorazione e non di un vero e proprio cambio strutturale all’armatura.
La storia proposta da Camouflaj manca purtroppo di mordente, i 12 capitoli che necessitano circa 7-8 per essere completati risultano sempre simili tra loro con e con gli stessi droni da affrontare. Inoltre l’alone di mistero dietro al villain Ghost è subito annullato per chiunque abbia recentemente visto il film Ant-man & The Wasp o abbia un minimo di conoscenza sul personaggio. Non mancano però tantissime citazioni e riferimenti sia al Marvel Cinematic Universe che all’universo fumettistico della Marvel. Potremo infatti notare in più di un’occasione ad esempio le insegne della Oscorp e/o della Roxxon, due aziende parecchio importanti all’interno dell’ecosistema Marvel. Ottimo invece sia il doppiaggio italiano con Lorenzo Scattorin a dare la voce a Tony che il mix sonoro che con delle cuffie con supporto 3D aumenteranno notevolmente l’immersività del titolo. Sul piano tecnico invece non ho registrato nessun tipo di bug ma la qualità delle texture è piuttosto altalenante soprattutto per quando riguarda gli elementi a sfondo come palazzi o alberature. Il vero punto negativo del titolo è dato dai tempi di caricamento che risultano essere parecchio lunghi ad ogni cambio di scenario ed anche mettere in pausa il gioco impiegherà molto più tempo di quanto siamo ormai abituati.
Marvel’s Iron Man VR tutto sommato è un titolo che ogni fan della Marvel non dovrebbe lasciarsi sfuggire per poter godere anche solo per poche ore dell’esperienza di volo all’interno dell’armatura di uno degli eroi più amati di sempre. Per essere il primo capitolo il risultato è stato più che soddisfacente, con qualche piccola imperfezioni e tempi di caricamento esageratamente lunghi. Speriamo quindi in un secondo capitolo del franchise su Playstation 5 che possa andare a risolvere tutti i problemi lasciati indietro vista anche la maggior potenza hardware della console di prossima generazione. Un’ultima cosa prima di concludere: MAI PIU’ TITOLI VR IN ESTATE. Ricordatevi queste parole e munitevi di un condizionatore o di un ventilatore perché con le temperature estive ed il vr sul viso l’immersività sarà talmente alta che inizierete a provare caldo come se foste realmente in un’armatura e FRIDAY questa volta non può raffreddare la situazione.
