The King of Fighters XV, La Recensione

La storica saga di picchiaduro targata SNK torna con il suo quindicesimo episodio

The King of Fighters XV: SNK torna con il Re dei suoi picchiaduro

Stessa storia, stesso posto, stesso bar…Iniziava cosi la famosa canzone “Gli Anni” degli 883, ed anche verosimilmente la mia avventura con un gioco di The King of Fighters (KOF), ma solamente con qualche anno di ritardo. Ed era proprio un pomeriggio del 1998, lo stesso posto e lo stesso identico bar della parocchia dove perdevo pomeriggi interi tra un cabinato ed un altro, quando ho fatto per la prima volta la conoscenza di KOF ’98. Subito colpito e sorpreso dalla presenza di Terry Bogard, personaggio originariamente presente in un altro picchiaduro di SNK del 1991, Fatal Fury: King of Fighters e che già amavo per la sua tamarraggine da camionista, le Converse, il suo cappellino baseball e quella grande stella bianca sul gilet rosso, decisi così di inserire le iconiche 500 lire e lanciarmi in questo nuovo picchiaduro. Iniziò cosi il mio odio e amore per la saga, con alti e bassi e tante sfide in cui nel corso degli anni ho dato e soprattutto preso numerosi schiaffoni. Di anni dal 1998 ad oggi, ne sono passati ben 23 e dopo cinque anni dall’ultimo gioco uscito è finalmente arrivato il turno dell’attesissimo quindicesimo capitolo della saga. Incuriosito e allettato dai numerosi trailer pubblicati dei vari fighters durante lo scorso anno e dal fantastico anime trailer per il lancio del gioco, la mia voglia di mettere mano sul nuovo capitolo era veramente tanta e proprio grazie a SNK Corporation e Koch Media ho avuto modo di provare il loro nuovo gioco su PlayStation 4 Pro. Quindi scegliete accuratamente due compagni per il vostro team, fate del buon stretching e preparatevi a fare a botte nel “Re dei picchiaduro”. Questa è la recensione di The King of Fighters XV.

Prima di parlare del nuovo titolo di The King of Fighters, per chi si affaccia per la prima volta a questo franchise, è bene sapere che questo non è il classico picchiaduro a cui magari si è abituati. La particolarità di questo titolo difatti è che il roster dei numerosi capitoli è composto da personaggi presenti in ben altri quattro giochi creati da SNK, Art of FightingFatal FuryIkari Warriors e Psycho Soldier, inoltre i combattimenti si svolgono nella maggiorparte dei casi in un 3 vs 3 o 4 vs 4 a squadre in cui saremo noi a scegliere tutti i membri del nostro team. Lo scopo dello scontro è quello di sconfiggere per primo il trio avversario, dove una volta messo K.O. un rivale, subentrerà di conseguenza il combattente successivo in base alla preferenza d’ordine prestabilta durante la scelta del team. Per quanto riguarda il roster di gioco, ci troviamo dinanzi a uno dei giochi con più personaggi disponibili sin dal day one con ben 39 combattenti disponibili, composto da graditissimi ritorni, conferme di personaggi storici e qualche nuovo personaggio che comprendono fighter del calibro di Kyo Kusanagi, Iori Yagami, Robert Garcia, Benimaru Nikaido, Leona Heidern, Mai Shiranui, Blue Mary, Joe Higashi e ovviamente Terry Bogard. Inoltre la software house già prima dell’uscita del gioco ha annunciato che nel corso dell’anno si aggiungeranno grazie a quattro DLC, altri 12 combattenti, portando il roster a ben 52 personaggi. 

 

Entrando nel menù del gioco ci troveremo subito davanti tantissime opzioni disponibili tra cui le modalità Versus, Storia ed Allenamento, la modalità Online, il Tutorial e le Missioni, ed infine la DJ Station, la Galleria e le Impostazioni di gioco. Il mio primo consiglio, soprattutto per i novizi in questa saga è quella di iniziare sin da subito con il tutorial, che è suddiviso in Tecniche base e Tecniche d’attacco, con la prima che ci insegnerà i vari movimenti come i diversi e importantissimi salti, le guardie e schivate, mentre con il secondo che ci impartirà le manovre per attaccare l’avversario. Proprio il secondo tutorial è molto importante, perché qui ci verranno insegnate tecniche come lo Shatter Strike, una tecnica utilissima che spezzerà l’attacco avversario stordendolo, le controprese, il Counter Hit per anticipare l’attacco avversario dall’alto, le modalità MAX, le tecniche speciali EX, MAX e Climax e i vari Cancel che serviranno per interrompere una mossa e concatenarne altre in seguito allungando la nostra finestra d’attacco. Durante il combattimento difatti sulla nostra sinistra in basso, saranno ben visibili delle barre che si ricaricheranno nel corso dei match eseguendo manovre e subendo colpi, fino a ricaricare un massimo di cinque barre d’energia. Lo status MAX si attiverà consumando due barre di potenza, garantendoci di aumentare i danni di tutti i colpi e sarà attivabile anche in modalità MAX rapida durante una combo in modo da non spezzare la nostra manovra d’attacco, mentre per le mosse EX (che sono attivabili anche fuori dallo status MAX) consumeremo invece una mezza barra a mossa. Per quanto riguarda le mosse speciali, troviamo le Special che richiederanno una barra, le Super MAX che ne consumeranno due ed infine le Climax che avranno bisogno di tre barre per permetterci di effettuare la mossa più potente del gioco. Inoltre tra le mosse troveremo anche l’utilissima Carica, un’auto-combo che con la pressione di quattro tasti in fila rapidamente, attiverà diverse mosse speciali in base alla pressione dell’ultimo tasto e che ci darà modo inoltre di effettuare anche una mossa Climax, sacrificandone pero una percentuale di danni che sarà notevolmente ridotta a confronto della manovra eseguita nella maniera più classica.

Data di uscita
17/02/2022
Sviluppato da
SNK Corporation
Distribuito da
SNK Corporation, Koch Media, SNK Playmore USA Corp.
Piattaforme
PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC
Versione testata su
PlayStation 4 Pro
Il nostro Punteggio
8.5
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Una volta imparati i comandi di gioco che potrete sfruttare anche nella modalità Allenamento in modo da testare le abilità in diversi contesti decidendo i contrattacchi, azioni e guardie della CPU, potremo finalmente avventurarci nelle diverse opzioni che il titolo di SNK offre. In primis troviamo la modalità Storia, che verosimilmente come molti picchiaduro è la classica e mascherata modalità Arcade, dove dovremo scegliere il nostro team formato da tre combattenti e avventurarci nel KOF Tournament. Tra le varie opzioni avremo la possibilità di scegliere o già un team composto da tre membri come il Team Ash, Team Fatal Fury o Team Art of Fighting per fare un esempio, o anche componendolo a nostra preferenza tra i vari membri del roster. Ovviamente scegliendo un Team ufficiale o alcune varianti “segrete” di essi, garantirà a fine modalità di vedere un finale inedito per ogni team a differenza di un finale standard prestabilito per ogni squadra personalizzata in maniera casuale. In questa modalità, dopo la scelta del nostro team ed una breve cutscene in cui vediamo alcuni combattenti del gioco, ci verrà annunciato l’inizio del nuovo torneo dalla nuova Direttrice Anastasia e dall’inviato dell’emittente AMBC, Clemence Bellamy che inoltre ne farà anche da commentatore. Composto da otto match da affrontare contro altri team, senza andarvi a fare troppi spoiler, troveremo raccontata nel mezzo dei diversi match, una lore di gioco diluita sfortunatamente con il contagocce e che probabilmente nel momento più concitante e quando finalmente sembra poter prendere il decollo, finisce tagliata di netto e lasciandoci con un po’ d’amaro in bocca. Infatti anche il Boss finale, causa anche una trama di gioco talmente risicata e contenuta da non rendergli giustizia, non riesce proprio a far breccia, peccando sia di carisma che di personalità a differenza di Boss storici come Geese, Orochi o Rugal. Come dicevamo prima, in caso finiremo il gioco con uno dei team ufficiali, troveremo alla fine del torneo dei finali piuttosto lunghi composti da bellissime immagini statiche disegnate in stile anime da Masami Obari e che ci racconteranno l’epilogo del trio scelto e dove soprattutto vi consiglio di rimanere come al cinema seduti fino alla fine dei fantastici titoli di coda ogni volta per una piccola sorpresa.

 

Oltre alla modalità Storia, sempre dal menù principale, troviamo la modalità Versus, dove potremo affrontare la CPU o un altro giocatore in locale in scontri 3 vs 3 o 1 vs 1 in modalità classica a scontri o a torneo. Sempre dal menù, ci saranno anche le Missioni, dove avremo modo di effettuare e imparare cinque diverse combo speciali per ogni fighter presente nel gioco ed in ultimo la modalità Online, suddivisa in scontri classificati, incontri casuali o scontri in diverse stanze disponibili sui server o da noi create. Per quanto riguarda gli scontri classificati, dovremo scegliere in primis il nostro trio, uno stage e una musica d’accompagnamento, per poi venire proiettati in tre sfide contro altri tre team scelti dalla CPU per testare le nostre abilità e darci un livello di partenza in base alla nostra bravura. Una volta appurato il nostro livello, potremo scontrarci con l’utenza online scegliendo se affrontare un avversario con un rank simile o casuale, impostando la preferenza di connessione e anche l’area di gioco. Per esempio se partirete dal livello 13 in caso di diverse vittorie salirete man mano di grado (composto da 5 stelline per grado), mentre se verrete sconfitti le stelline diminuiranno e verrete man mano relegati al livello precedente. Inoltre sempre qui troviamo l’Attesa Allenamento che ci permetterà di allenarci mentre ricerchiamo uno sfidante. Negli incontri in stanze invece, potremo scegliere diversi tipi di match tra cui: vs team, singolo, party e draft, in cui avremo la possibilità di scegliere le diverse regole che comporranno i match, sia se saremo noi a creare la stanza o sia in base a cio che vogliamo ricercare in una stanza già creata online da altri utenti. Difatti qui potremo scegliere se giocare 1 vs 1 o 3 vs 3, impostare il timer del match tra 60 o 99 secondi e le regole dei match ad eliminazione stile tornei che possono andare dal meglio delle tre fino al meglio delle 19 partite o i classici scontri singoli con la regola del “chi vince regna”, che permetterà al vincitore dei match di continuare a giocare continuamente finché non perderà contro uno degli avversari in coda. Infine sempre per la componente online, troviamo gli incontri casuali in cui scontrarsi contro altri giocatori in tutto il mondo senza andare però ad intaccare il nostro punteggio in classifica e tre voci riguardanti il nostro profilo online, la classifica con le nostre statistiche e il Replay, una modalità che ci permetterà di salvare gli scontri per studiare i nostri punti di forza o quelli deboli durante i nostri match.

 

Sotto il profilo tecnico, The King of Fighters XV ha fatto tantissimi, se non incredibili miglioramenti in confronto al precedente capitolo. Nonostante abbia amato alla follia gli sprite in 2D del tredicesimo capitolo e che penso sia stato a livello di animazioni perfetto e attualmente la miglior scelta grafica per questa saga, ho comunque trovato i modelli dei personaggi in 3D definiti e molto curati nei dettagli, grazie ad un uso di una palette di colori molto vivaci e perfettamente amalgamati allo stile grafico scelto per i personaggi, che inoltre disporranno tutti di ben otto skin di diverse colorazioni da selezionare fin da subito. Anche gli effetti visivi delle mosse e delle super mosse sono una delizia per gli occhi, con un ottimo lavoro svolto dalla software house nippo-cinese che ha dato il meglio anche nei diversi stage che troveremo nel gioco e che offrono in alcuni casi anche delle chicche notevoli ed easter egg di atri videogiochi targati SNK, come ad esempio il bellissimo stage ispirato a Metal Slug. Forse se posso fare un piccolo appunto, ma più che una critica è decisamente un mio desiderio, mi sarebbe piaciuto rivedere da matti il resto del team ad aspettare il proprio turno sullo sfondo come in KOF ’98, che a mio avviso sarebbe stata la ciliegina sulla torna di un lavoro fatto con i fiocchi per quanto riguarda il comparto visivo. Anche il lavoro svolto per la parte audio è stata veramente notevole, composta in primis da una magnifica canzone d’apertura “Now or Never” di Steven McNair e accompagnata soprattutto dai tantissimi brani dei diversi capitoli precedenti, dalle musiche dei vari stage e anche di canzoni di altri titoli famosi di SNK che vanno a confezionare nell’insieme un pacchetto veramente goloso per ogni fan del brand. Tutto questo sarà accessibile in qualsiasi momento dal menù di gioco grazie alla DJ Station, dove potrete riascoltare tutti i brani sbloccati, creare una playlist personale e anche ascoltare le varie frasi iconiche e voci di ogni componente del roster. Invece per quanto riguarda il comparto online, una novità importante è stata sicuramente l’inserimento del Rollback Netcode, che durante le mie prove online su PlayStation 4 Pro, ha dimostrato di essere spesso e volentieri solido e molto fluido nonostante qualche piccola sbavatura ogni tanto. Ad ogni modo nonostante qualche piccolo calo di frame capitato raramente durante le mie partite, ho trovato la scelta del Rollback Netcode una mossa super vincente da parte di SNK e che andrà sicuramente a premiare in futuro i combattimenti online garantendone un’ottima stabilità e bilanciamento. Infine anche nella ricerca di match, non ho mai avuto problemi e in pochissimi secondi ho sempre trovato un avversario rapidamente grazie alle diverse impostazioni di ricerca e la scelta opzionale dell’area di gioco, che permette a qualunque ora di trovare in qualche parte del mondo un avversario nel breve termine. Ultima menzione d’onore ma non meno importante a mio avviso, va al bellissimo sito ufficiale del gioco che è stato creato ad hoc e che consiglio di visitare assolutamente. Oltre alla cura incredibile e una veste grafica stupenda, troveremo una miriade di voci come le storie di ogni team o gli stupendi profili individuali di ogni fighter presente nel gioco, con il proprio video di presentazione e le sue skills, la sua storia, le statistiche, la facilità d’uso del personaggio e addirittura una fittizia intervista da parte di Clemence Bellamy.

 

Parliamoci chiaro, a conti fatti nonostante le migliorie in questo capitolo, The King of Fighters XV non arriva certamente ai livelli di un capolavoro come Guilty Gear -STRIVE- o altri picchiaduro più famosi, ma bisogna pur pensare che SNK viene da un percorso assai tortuoso e che soprattutto non dispone della stessa liquidità di altre software house ben più potenti. E nonostante questo, la software house ha saputo spesso reinventarsi e non crollare anche dopo insucessi e continui cambi nelle posizioni di comando, ed è proprio per questo che reputo il lavoro svolto da SNK da lodare e soprattutto da ammirare. The King of Fighters XV infatti è una versione rivisitata e migliorata in tutto e per tutto del quattordicesimo episodio della saga, offrendo scontri spettacolari ed emozionanti e un sistema di gioco assolutamente più accessibile dei precedenti capitoli, ma soprattutto si presenta come un ottimo picchiaduro con cui fare i conti e da non prendere sotto gamba. Proprio la saga è sempre stata caratterizzata dalla difficoltà e l’estrema pulizia d’esecuzione, ma che questa volta invece ho trovato che con un po’ di impegno e dedizione anche grazie alla semplificazione delle combo e del tutorial, approcciarsi al gioco sarà nettamente più semplice anche per chi si affaccia per la prima volta a questo titolo, cosa che precedentemente era un’impresa veramente ardua sia per un novizio e sia per chi già masticava assai con altri picchiaduro. Certo, a mio avviso si poteva fare qualcosina in più con la modalità Storia e puntare maggiormente su una narrazione più ricca di contenuti stile giochi come Mortal Kombat 11 o Injustice 2 visto l’enorme parco di combattenti e soprattutto la presenza di tantissimi personaggi storici, ma diciamo che a prescindere da ciò anche se su questo lato sa di un occasione mancata, se questo è il nuovo inizio della saga sono dell’avviso che SNK è già sulla buona strada per migliorarsi ancora nelle piccole lacune tralasciate in questo capitolo. Anche l’assenza della Time Attack Mode e il Survival Mode forse sono una piccola nota stonata, due modalità che avrebbero sicuramente giovato alla longevità e alla meno ripetitività del titolo, ma chissà se magari SNK non troverà un modo per inserirle in un prossimo futuro come DLC, mai dire mai. A conti fatti se amate la saga o i fighting game in generale, questo è un gioco a cui dovete assolutamente giocare, perché The King of Fighters XV è un picchiaduro veramente valido e solido, offrendo un roster enorme, variegato e che continuerà soprattutto ad espandersi nel corso dell’anno, che offre un ottimo combat system dinamico e una cura al dettaglio assolutamente da non sottovalutare. Dal mio punto di vista, sono rimasto enormemente soddisfatto dal gioco e posso certamente dire che The King of Fighters XV è un titolo che non solo mi ha intrattenuto abbastanza, ma che sono certo che continuerà a farlo nel corso dell’anno anche grazie ai diversi DLC in uscita e alle serate con amici. Se questo è il nuovo inizio per KOF, vedo assolutamente un futuro roseo per la saga che grazie a questo capitolo ha ripreso a respirare e che ne ha donato una nuova linfa vitale ad un titolo che ultimamente aveva deluso molti fan e non solo. Ora invece dopo cinque anni, il Re è finalmente tornato! Quindi fidatevi, prendete il vostro pad, preparatevi a menare le mani e “Live to fight another day!”.

Vi ricordiamo che The King of Fighters XV è disponibile per  PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC.

The King of Fighters XV
Pro
Roster di gioco enorme ed in espansione
Ottima gestione del comparto visivo, audio e online
Gameplay più accessibile dei precedenti capitoli
Contro
La modalità Storia si ferma sul più bello
Le missioni offrono ben poco
Mancanza della Time Attack Mode e Survival Mode
8.5
Voto