TOP 10 2020: Le Serie TV preferite della redazione!

La nostra classifica delle migliori serie tv dell'anno appena passato

TOP 10 2020: Le Serie TV

A causa dell’emergenza sanitaria, il 2020 è stato un anno molto duro, fortunatamente in nostro soccorso sono arrivati i servizi multimediali, le piattaforme di streaming e i videogiochi: di seguito trovate una Top 10 di Serie Tv scelta dalla nostra redazione. Non per forza le migliori, ma le Serie TV che ci sono più piaciute e che ci hanno emozionato nel corso dell’anno appena conclutosi.

The Mandalorian, Stagione Due

Scelta da Andrea

Nonostante i numerosi disagi globali il 2020 è stato anche l’anno che ha ridato vita al franchise si Star Wars che è tornato a risplendere con la seconda stagione di The Mandalorian e successivi annunci dell’Investor Day di Disney in larga scala legati alla prima serie tv live action del franchise di George Lucas. Il secondo anno delle avventure di Din Djarin e di Baby Yoda, ormai noto con il suo vero nome Grogu, sono state costellate da personaggi secondari ben scritti, colpi di scena inaspettati e tante piccole sfumature che hanno sottolineato come la coppia Jon Favreau e Dave Filoni abbia a cuore il franchise. Questa seconda stagione è stata anche tra le più chiacchierate, tra chi ha criticato la scelta artistica di episodi e chi invece ha compreso fin da subito il taglio dato alla serie ed ha espresso a gran voce il suo buon gusto. The Mandalorian riesce quindi nell’impresa pressoché impossibile di riscaldare nuovamente i cuori dei fan dopo la cocente delusione dell’ultima trilogia, riaccendendo gli animi e mettendo le basi su un futuro di stampo seriale su Disney+ pronto ad esplorare gli angoli più remoti ed affascinanti della galassia.

Scopri quando sarà disponibile  la Stagione 3

 

Nella seconda stagione, il Mandaloriano e il Bambino continuano il loro viaggio, affrontando nemici e radunando alleati mentre si fanno strada attraverso una galassia pericolosa nell’era tumultuosa dopo il crollo dell’Impero Galattico. The Mandalorian è interpretata da Pedro Pascal, insieme alle guest star Gina Carano, Carl Weathers e Giancarlo Esposito. I registi della nuova stagione sono Jon Favreau, Dave Filoni, Bryce Dallas Howard, Rick Famuyiwa, Carl Weathers, Peyton Reed e Robert Rodriguez. Lo showrunner Jon Favreau è il produttore esecutivo insieme a Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson, con Karen Gilchrist Carrie Beck nel ruolo di co-produttrici esecutive.


Bojack Horseman, Stagione Sei (Finale)

Scelta da Guido

 

 

Che il 2020 sarebbe stato un anno devastante l’avremmo dovuto capire dalla conclusione di una delle serie migliori di Netflix. Bojack Horseman ha infatti fermato la sua corsa il 31 gennaio, con le ultime otto puntate della sesta stagione. Se la prima parte ci aveva mostrato un Bojack rinato, pronto a darsi seriamente da fare una volta per tutte dopo la riabilitazione, la seconda lo riporta coi piedi per terra, un ultimo schiaffo prima di capire che la vita va vissuta tra alti e bassi senza aspettarsi solo il meglio.

Un penultimo episodio che poteva essere un ottimo finale, tragico come in molti si sarebbero aspettati dopo questi sei anni. Invece Bojack stupisce nuovamente, con un altro episodio, dove la vita continua, dove non ci si arrende per l’ennesima volta e si prova a dare il meglio di se. E se non funziona non fa niente, si può fare un altro tentativo.
Il cartoon ideato da Raphael Bob-Waksberg si conclude con un finale assolutamente non banale, e si consacra tra le migliori produzioni di Netflix, perfetto nelle sue imperfezioni, come quella lettera di Hollyhock di cui non sapremo mai il contenuto, così come è la vita in generale. Se non avete mai visto Bojack Horseman è arrivato il momento di dargli una possibilità e imparare ad amare un cavallo fin troppo umano.

 

Guarda le sei stagioni di Bojack Horseman su Netflix

 

BoJack Horseman è una serie animata statunitense, creata da Raphael Bob-Waksberg per Netflix. La serie è disegnata dalla fumettista Lisa Hanawalt ed è caratterizzata dalla convivenza di personaggi umani con animali antropomorfi. La serie animata mira a far satira non soltanto sull’ambiente hollywoodiano, ma anche sul culto delle celebrità e sull’industria cinematografica. Una parabola discendente nella depressione, nell’abuso di alcool e droga e infine nell’autodistruzione.

 


The Boys, Stagione 2

Scelta da Guido

 

Era impossibile non includere il ritorno di The Boys in questa Top 2020 delle Serie TV. Nonostante le ingiustificabili critiche sul ritmo, ogni episodio della seconda stagione dell’adattamento di Eric Kripke è riuscita a tenermi con lo sguardo incollato allo schermo, stupendomi anche in diversi momenti. La serie ha giovato del rilascio settimanale, grazie a dei cliffhanger ben studiati e capaci di far discutere con gli amici nei sette giorni che ci separavano dalla nuova puntata. L’Homelander di Antony Starr è sempre più sull’orlo del baratro, e la serie ce lo lascia intuire più volte, anche grazie all’interpretazione dell’attore. Ricca di momenti sopra le righe, capace di unire momenti comici a quelli più seri, per poi deflagrare con l’azione, The Boys è un vero successo per Prime Video, e da sola uno dei motivi per abbonarsi al servizio, soprattutto se vi piacciono i super eroi. E ora? Cosa succederà ai ragazzacci di Butcher?

 

Quale personaggio di The Boys sei?

 

Questa seconda stagione ancora più forte e folle vede i Boys in fuga dalla legge, con i Supes a dargli la caccia, mentre cercano disperatamente di riunirsi e combattere la Vought.Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko (Karen Fukuhara) rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa nuova normalità, mentre Butcher (Karl Urban) sembra svanito nel nulla.


The Queen’s Gambit

Scelta da Andrea

Tra i supereroi di The Boys e la rinascita di Star Wars partita con The Mandalorian, la mia personale serie tv del 2020 è senza ombra di dubbio The Queen’s Gambit, la Regina degli Scacchi. Che siate abili scacchisti, neofiti o persone che non hanno mai mosso un singolo pezzo su una scacchiera vi assicuro che verrete comunque rapiti da questa incredibile produzione di Netflix trainata da una maestosa ed affascinante Anya Taylor-Joy, che mette in luce la sua straordinaria bellezza e bravura in quello che fino ad oggi è il suo ruolo più iconico. La Regina degli Scacchi è semplicemente meravigliosa ed appassionante in ogni sua sfumatura, dalla fotografia alla regia, in grado di mettere in scena una semplice sfida a scacchi come se fosse una delle più grandi battaglie dei romanzi greci. Si è trattato sicuramente di uno dei più grandi fenomeni dell’anno che ha portato migliaia di persone ad appassionarsi o a riscoprire il gioco degli scacchi riversandosi sui principali siti online per mettere alla prova le proprie capacità, compreso il sottoscritto. E quando un prodotto riesce ad appassionare così tante persone contemporaneamente non si può non posizionarla nell’olimpo dei prodotti seriali.

 

Creata da Scott Frank Allan Scott e basata sull’omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis, The Queen’s Gambit o la Regina degli Scacchi esplora la vita di una bambina prodigio degli scacchi, orfana, di nome Beth Harmon(Anya Taylor-Joy), seguendo le sue vicissitudini dall’età di otto ai ventidue anni, mentre lotta contro la dipendenza da alcol e psicofarmaci nel tentativo di diventare grande maestro di scacchi.


Better Call Saul, Stagione 5

Scelta da Eleonora

La quinta stagione di Better Call Saul, serie prequel di Breaking Bad, ha raggiunto vette sempre più alte. Tanti sono stati i momenti memorabili, arricchiti da una magistrale regia. Uno su tutti, l’episodio curato interamente da Vince Gilligan in cui abbiamo visto Jimmy e Mike dispersi nel deserto. Menzione speciale anche al personaggio di Kim Wexler, che è cresciuto sempre di più, rivelando aspetti della sua personalità decisamente controversi e sorprendenti al tempo stesso.  Il rapporto sentimentale che la lega a Saul, in questa stagione più che mai, si consolida, tanto da arrivare ad essere sua complice persino nella menzogna, e ciò è possibile perché entrambi sanno di conoscersi perfettamente. Vicendevolmente conoscono le proprie paure, il modo di pensare e di agire. Sono spada e scudo, scudo e spada. E la loro reciproca devota fedeltà è tra le più belle dichiarazioni d’amore mostrate sullo schermo.

Il filo conduttore di Better Call Saul e dei suoi protagonisti rimane sempre lo stesso: la voglia di libertà. Il poter essere liberi di fare ciò che li fa sentire vivi, in misura e circostanze diverse. La serie ha la grande capacità di renderti spettatore attivo nelle vicende dei personaggi; puoi sentire le loro ansie o il loro sollievo, in un alternarsi continuo. Mentre guardi non stai semplicemente guardando, sei lì con loro. In attesa che arrivi la sesta, e ultima stagione, consigliamo caldamente di recuperarvi questa serie se ancora non l’avete fatto, la trovate su Netflix.

Leggi qui la recensione di Better Call Saul 5

Jimmy McGill ha comunicato di voler esercitare la professione di avvocato sotto il nome di Saul GoodmanJimmy, quindi, inizia la nuova fase della sua carriera pubblicizzando il suo mestiere di legale alle persone a cui vende i cellulari usa-e-getta, ottenendo grande successoNel frattempo, Lalo Salamanca cerca informazioni su Werner Ziegler e su Mike da Nachoe dal suo assistente Domingo, senza tuttavia ottenerle. Nachoriferisce a Lalodelle lamentele di alcuni clienti riguardo alla droga a loro venduta, e così Salamanca decide di controllarla personalmente, accorgendosi che in effetti alcune dosi della droga sono diverse da quelle prodotte dal cartello.


The Crown, Stagione 4

Scelto da Eleonora

Nella quarta stagione di The Crown abbiamo visto aggiungersi nei ranghi della famiglia reale britannica, la principessa del Galles, Lady Diana. Interpretata dalla bravissima Emma Corrin, il ritratto che ne dà è quanto mai autentico e commovente. Prigioniera in una gabbia d0rata, è intrappolata nel matrimonio con il Principe Carlo, che non la ama e non la rende felice. Di forte impatti sono le scene in cui ci viene mostrato il disturbo alimentare di Lady D, a conferma dello straordinario realismo di questa serie. Oltre a lei, troviamo anche Gillian Anderson nei panni del Primo Ministro Margaret Thatcher, che negli anni ’80 portò la Gran Bretagna al collasso finanziario. Diana, Margaret, Elisabetta: tre donne che, nel bene e nel male, rappresentano il vero punto di forza dell’intera serie tv. Infine, The Crown si conferma ancora una volta di un’accuratezza estetica senza pari, dai costumi, alle ambientazioni, alla regia. Una vera gioia per gli occhi, assolutamente consigliata se siete amanti delle serie storiche… e non solo.

Leggi qui la recensione di The Crown 4

Mentre gli anni ’70 stanno volgendo al termine, la regina Elisabetta e la sua famiglia si preoccupano di salvaguardare la linea di successione assicurandosi una sposa appropriata per il principe Carlo, che a 30 anni non è ancora sposato. La nazione inizia a sentire l’impatto delle politiche di divisione introdotte dalla prima donna primo ministro britannica Margaret Thatcher. Inevitabilmente sorgono tensioni tra lei e la regina che peggiorano quando la Thatcher guida il paese nella guerra delle Falkland, generando conflitti all’interno del Commonwealth. E sebbene la storia d’amore di Charles con una giovane Lady Diana Spencer fornisca lo spunto per una favola da raccontare per unire il popolo britannico, a porte chiuse la famiglia reale è sempre più divisa.


After Life, Stagione 2

Scelta da Eleonora

Nonostante la prima stagione risultasse autoconclusiva, la seconda stagione di After Life è riuscita a sorprendere come non mai. Ancora una volta Ricky Gervais ha costruito una storia perfettamente coerente, in cui vediamo il protagonista affrontare  una sorta di percorso di redenzione dove il proprio scopo è quello di tornare a vivere. Comicità e dramma sono perfettamente bilanciati, e danno vita ad una narrazione estremamente coinvolgente. Merita di essere vista se amate le storie tragicomiche, per niente stucchevoli, ma quanto mai potenti dal punto di vista emotivo.

Scopri le novità della terza stagione di After Life

Nella nuova stagione di After Life, Tony è di nuovo alle prese con il dolore: nonostante la nuova frequentazione con Emma, la gentile infermiera del padre malato di Alzheimer, il ricordo della moglie e della sua morte continua a condizionare la vita del protagonista.


Unorthodox

Scelta da Giovanni

Unorthodox è una miniserie tedesca e statunitense realizzata da Netflix e tratta dall’autobiografia di Deborah Feldman. La storia si incentra sulle vicende di Esty (Shira Haas), ovvero una giovane ebrea ultra ortodossa chassidica che vive in una comunità di New York da cui fugge per cercare una nuova vita a causa di una mentalità retrograda e inaccettabile che non le permette di dedicarsi alla sua passione, la musica, e la costringe a seguire delle rigide regole come l’obbligo matrimoniale. Unorthodox è uno spettacolo che apre una finestra su un mondo sconosciuto a molti e che sconvolge perché è in realtà più vicino a noi di quanto potessimo immaginare. È una serie ricca di sofferenza, ingiustizia, ma anche di speranza e gioia. La protagonista è meravigliosa sia per la sua interpretazione che per la sua naturalezza e genuinità. Questo rende ancora più semplice immedesimarsi nella sua vita e nella vita di tutte le donne che ancora oggi rivendicano con forza la loro libertà e il loro diritto di vivere come meglio credono. Una serie memorabile che rimane nel cuore di chiunque la guarda.

Una donna ebrea chassidica di Brooklyn va a Berlino per fuggire da un matrimonio combinato e viene accolta da un gruppo di musicisti. Ma il suo passato la raggiunge. Questo dramma toccante candidato a otto Emmy, ne ha vinto uno come Miglior regia per una miniserie (Maria Schrader).

The Last Dance

Scelta da Giovanni

Senza ombra di dubbio The Last Dance è una delle docuserie sportive più belle di sempre. In realtà più che una docuserie si potrebbe parlare di una storia di eroi sportivi dove tra le glorie e le gioie fanno capolino i tradimenti, le guerre e gli scheletri nell’armadio. L’eroe è ovviamente Michael Jordan, il simbolo per eccellenza del basket che è riuscito a portare in auge i Bulls e la palla a spicchi in tutto il mondo, ma è in questa serie è un eroe umano e spesso ferito dai suoi stessi colleghi come Scottie Pippen o Dennis Rodman. The Last Dance è molto più di una serie sportiva, è una storia di una leggenda che appassiona qualunque spettatore, anche chi non sa che il campionato di basket americano si chiama NBA. Questa è la sua forza e sicuramente da ora in poi qualsiasi serie sportiva e non dovrà fare i conti con lo standard imposto da The Last Dance e da Netflix.

Questa docuserie racconta l’ascesa della superstar Michael Jordan e la storia dei Chicago Bulls degli anni ’90 con filmati inediti dell’indimenticabile stagione 1997-98. Premio Emmy come Miglior serie di documentari per questa folgorante serie con Michael Jordan, Phil Jackson e altri.

 


Alice in Borderland

Scelta da Giacomo

Sempre più attenta alle produzioni internazionali, Netflix arricchisce il proprio catalogo con Alice in Borderland, serie live-action giapponese ed adattamento dell’omonimo manga di Haro Aso.

Arisu, un neet appassionato di videogiochi, finisce con i suoi amici in un misterioso gioco della morte per le strade di una Tokyo completamente disabitata. Costretto a fare i conti con il suo passato e a rischiare la propria vita ogni istante che passa, Arisu si troverà a stringere preziose alleanze con i partecipanti del gioco, pur di sopravvivere e tornare a casa.

Rispetto ad altre serie live-action Alice in Borderland alza discretamente la qualità, con una produzione che si lascia apprezzare proprio per le sue atmosfere e la tensione costante che viaggia negli 8 episodi che compongono la serie. L’adattamento, rispetto al manga, si prende qualche piccola libertà ma resta tutto sommato fedele all’opera originale e anche come ritmi riesce a trasportare lo spettatore fino al cliffhanger finale, in attesa di sapere che sviluppi prenderà la serie con la seconda parte, la cui lavorazione è già stata confermata.

Se amate il genere dei survival game alla “Escape Room” e i thriller psicologici, allora Alice in Borderland merita sicuramente il vostro tempo.

Guarda Alice in Borderland su Netflix

Un appassionato di videogiochi e i suoi due amici si ritrovano in una Tokyo parallela, dove per sopravvivere sono costretti a partecipare a una serie di giochi sadici.