Pokémon Perla Splendente, La recensione

pokémon perla splendente

Pokémon Perla Splendente ha alcune ottime idee, circondate però da alcuni aspetti fuori posto.

Sinnoh è una delle regioni più amate dai fan Pokémon di tutto il mondo e, per la prima volta nelle mani di un team esterno a Game Freak, dallo scorso 19 Novembre è possibile esplorarla nuovamente anche su Nintendo Switch, grazie a Pokémon Diamante Lucente e Pokémon Perla Splendente.

Sviluppati da ILCA mentre Game Freak è al lavoro su Leggende Pokémon Arceus, Pokémon Perla Splendente è un ritorno nella Sinnoh 2006 apparentemente senza alcuna novità, se non un comparto grafico che ha fatto storcere il naso al pubblico fin dal primo trailer. Dopo aver raggiunto i titoli di coda e aver esplorato a lungo i Grandi Sotterranei, si tratta davvero di un remake identico all’originale? O c’è qualche miglioramento che Game Freak potrebbe tenere in considerazione (anche se probabilmente non lo farà) per il futuro del brand? Scopriamolo insieme in questa recensione.

Nel 2006, Pokémon Diamante e Pokémon Perla accolsero su Nintendo DS, una sfilza di nuovi giocatori all’interno del mondo Pokémon. Un capitolo che lasciò il segno con tanti nuovi mostriciattoli (due dei più amati dai fan, ovvero Lucario e Garchomp), con personaggi memorabili (Cyrus e Camilla) e con la più profonda dose di mitologia dedicata ai mostriciattoli tascabili mai vista fino ad allora. Un paio d’anni dopo però, sul mercato arrivò Pokémon Platino, usuale terza versione che andava a migliorare e espandere l’esperienza originale, divenendo di gran lunga uno dei capitoli più apprezzati di sempre.

Ecco perché, quando ILCA rivelò che i due remake erano basati sulle controparti del 2006, lo stesso pubblico bramoso di rigiocarli iniziò a chiedersi per quale motivo avrebbe dovuto ripetere la versione peggiore dell’avventura a Sinnoh.

Purtroppo Pokémon Perla Splendente è un remake quasi del tutto fedele alla controparte del 2006, non c’è nessuna aggiunta vista in Platino, anche se fortunatamente ILCA ha inserito altre novità, alcune delle quali del tutto inedite. La trama, l’avventura di Lucas e Lucinda, le palestre, quel discreto rompiscatole di Barry, il piano del Team Galassia e l’inaudita cattiveria di Camilla sono tutte presenti nella loro versione originale, non estese con nessuna linea di dialogo proveniente da Platino (anche se ci sono un paio di easter egg per il futuro del brand). Ormai il gioco è disponibile da un paio di settimane, quindi possiamo dirlo con certezza: se state cercando un modo per tornare nello spazio distorto, o per visitare il parco lotta, la soluzione è quella di inforcare il vostro vecchio DS e riaccendere Platino.

Non per questo si tratta di un remake solamente grafico, anche se, nonostante le migliorie e i trucchi per velocizzare il ritmo di gioco, è evidente come alcune meccaniche siano ancorate alle luci di Nintendo DS.

pokémon perla splendente

Prima di affrontare l’elefante nella stanza che porta il nome di comparto grafico, andiamo con ordine, parlando delle differenze sostanziali che rendono Perla Splendente un remake meno pigro di quello che può sembrare dai trailer. ILCA ha proseguito il buon lavoro fatto negli ultimi capitoli da Game Freak, rendendo disponibile il PC portatile, così da poter gestire i propri Pokémon ovunque vogliate, e ha reso obbligatorio e sempre attivo il condividi esperienza. Questa seconda scelta purtroppo potrebbe minare la curva di crescita del gioco, soprattutto per quegli allenatori che catturano tutte le specie di una determinata zona prima di proseguire l’avventura. L’esperienza extra accumulata può portare anche a una decina di livelli sopra i nostri avversari attuali, rendendo vano un’altra delle modifiche fatte da ILCA al gameplay dei titoli per Nintendo DS.

Il team ha infatti migliorato l’IA dei “boss” (Generali, Cyrus, Capipalestra, Super 4 e Camilla) sia nella storia principale che, soprattutto nel post game. Ogni personaggio è stato ritoccato non solo nel tema ma soprattutto nel set utilizzato, andando a offrire per la prima volta da Pokémon Bianco (e sequel) una vera e propria difficoltà nel proseguire. Se nella storia le tattiche sono ancora piuttosto semplici (con l’utilizzo di zone e cure) nei rematch del post game avremo di fronte veri e propri team per il competitivo, con statistiche perfette e abilità ottimali. Uno degli aspetti migliori di questo remake che spero Game Freak tenga in considerazione per la prossima generazione (e di nuovo, sono sicuro non lo farà).

Anche il Pokékron ha subito un restyle e, anche in questo caso, ci sono pro e contro. Sono state reintegrate le MN, anche se, come successo su Pokémon Sole e Luna, non ci sarà più bisogno di insegnarle a un Pokémon in particolare, ma le avremo tutte a disposizione tramite dei mostriciattoli a nolo una volta ottenuta la relativa medaglia, esclusion fatta per Flash, che andrà per forza di cose utilizzata tramite uno dei membri della nostra squadra. L’applicazione delle MN e solo una delle tante capacità del Pokékron, che campeggerà oscenamente nel lato alto a destra dello schermo, fortunatamente si potrà rimuovere e richiamare all’occorrenza, ma si tratta di uno degli strumenti che aveva un senso su Nintendo DS, grazie al doppio schermo, e che su Nintendo Switch è solamente una limitazione o un’extra molto presto inutile.

Il momento in cui però il gioco di ILCA dimostra di aver compreso l’essenza del brand, è sicuramente il post game. Abbiamo già parlato dei miglioramenti all’IA degli avversari, così da poter mettere alla prova anche i giocatori più capaci e prepararli al competitivo (che si terrà comunque su Spada e Scudo) ma il team di Tokyo ha dato una svecchiata notevole anche ai Grandi Sotterranei.

Fin dall’arrivo a Evopoli (la città dove ha sede la seconda palestra) potremo in qualsiasi momento scendere nel sottosuolo di Sinnoh, per scavare minerali e fossili nascosti nelle pareti e per la prima volta incontrare Pokémon selvatici non ottenibili in altri posti. Queste enormi stanze misteriose contengono infatti dei biomi in cui spunteranno casualmente nuove specie di Pokémon a ogni medaglia ottenuta. Questa svolta dungeon crawler ha anch’essa lati positivi e negativi, fortunatamente questa volta i primi prevalgono.

Data l’ampiezza della mappa (grande quanto Sinnoh) e la possibilità di giocare con gli amici online nel caso abbiate un abbonamento attivo, i Grandi Sotterranei saranno la vostra principale fonte di divertimento al termine dell’avventura principale. Il contro sta proprio nei Pokémon che potrete incontrare perché, se da un lato va a rafforzare alcuni tipi poco presenti in quarta generazione (come quelli fuoco) dall’altra stare troppo nei sotterranei durante la storia principale potrebbe farvi fare molta più esperienza del dovuto, sbilanciando ancora una volta quanto succede in superficie.

Il comparto online infine, è quello che Game Freak avrebbe dovuto fare con le Terre Selvagge in Pokémon Spada e Pokémon Scudo. Oltre alle normali funzioni del gioco in rete di Pokémon, è possibile unirsi negli scavi a più amici per ottimizzare il bottino, o visitarne le basi segrete per organizzarsi su quali Pokémon far apparire nei biomi.

Non finisce però qui: nel post game di Perla Splendente è possibile concentrarsi ovviamente sulla cattura dei Pokémon (con tanto di nuova struttura dedicata ai vecchi Leggendari), sulla vittoria delle super Gare Show (purtroppo rese molto più facili da un cambio drastico nel gioco finale) oppure sulla conquista dell’immancabile Torre Lotta, dove risiedono gli allenatori più potenti della regione e c’è anche qualche sorpresa. Oltre questo, va segnalata anche l’ “assenza” di eventi speciali già confermati, come quello dedicato al piccolo Shaymin e al temibile Darkrai, e l’edificio della GTS al momento chiuso ma che permetterà di connettere il gioco con Pokémon Home e quindi con Spada e Scudo. Insomma, se dovessimo analizzare il monte di ore in cui Perla splendente vi potrà tenere impegnati, il voto che trovate in fondo alla pagina potrebbe anche essere aumentato di un punto.

Ed è finalmente tempo di affrontare la parte più “problematica” della produzione di ILCA, la scelta di utilizzare dei personaggi chibi per ricordare lo stile visivo dei capitoli del 2006. Se graficamente e visivamente Sinnoh non è mai stata così bella, battendo anche la bassa definizione della Galar di Spada e Scudo, a pagarne lo scotto sono i suoi abitanti. Dotati di testoni fin troppo grandi e di un’eccessiva pelle liscia, le scene con i personaggi chibi sono la parte peggiore del titolo, e tolgono anche il pathos nei momenti più significativi della trama. Fortunatamente durante le battaglie troviamo dei modelli migliorati e puliti, dotati anche di animazioni inedite mai viste nei precedenti giochi Pokémon. Inoltre, se dovesse accadere di combatter eall’interno di un edificio, a differenza di quanto visto con le sale bianche di Spada e Scudo, in Perla Splendente avremo l’ambiente che ci circonda (come succede a Giubilo TV).

La scelta di farli deformed poteva pagare, a patto che anche i Pokémon avessero le stesse direttive. Invece, per il Pokémon compagno, ILCA ha preso i modelli poligonali delle battaglie e li ha messi a nostro seguito, esattamente come fatto (male) da Game Freak su Spada e Scudo. Questo si è riflesso sulle proporzioni, portando ad avere leggendari minuscoli e solo pochi mostriciattoli davvero carini da portarsi al seguito (quelli disponibili al parco Concordia e pochi altri). Per quanto riguarda i Pokémon compagni, siamo lontani da quanto fatto su Heart Gold, Soul Silver e i due Let’s Go.

 

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Insomma, nonostante le novità siano tutte molto dietro le quinte e non alla luce del sole, il remake di Pokémon Diamante di ILCA fa il suo compito di intrattenitore, almeno fino a gennaio, quando scenderà nuovamente in campo Game Freak con Leggende Pokémon Arceus. Nonostante sia solo un riempitivo però, ILCA ha adornato il suo remake con delle aggiunte che farebbero sicuramente comodo anche nei capitoli principali, come i Grandi Sotteranei e soprattutto la ricalibrazioni degli avversari più importanti, rendendo il post game di Pokémon Perla Splendente, uno dei motivi più grandi per affrontare l’avventura a Sinnoh. Purtroppo non fa quel passo ulteriore che lo avrebbe reso un acquisto imprescindibile, ma resta nel suo senza strafare.

 

Pokémon Perla Splendente è disponibile in esclusiva per Nintendo Switch dal 19 novembre 2022.

pokémon perla splendente
Pokémon Perla Splendente
Pro
Ottimo ribilanciamento degli allenatori più importanti
Il level design è ancora tra i migliori della serie
I grandi sotterranei sono magnifici
Contro
Pokékron fuori tempo massimo
Pokémon compagno completamente sbagliato
Esperienza non bilanciata per il Condividi Exp sempre attivo
7.7
Voto